Lacrime di gioia e di commozione tra i parenti della ragazza di Seattle dopo la sentenza di assoluzione. Il padre di Sollecito: “Finalmente torniamo a casa". L'avvocato Bongiorno: "E' il verdetto che aspettavamo". Fischi dalla piazza. VIDEO
LA SENTENZA
Assolti per non aver commesso il fatto
Impietriti: la reazione dei familiari di Meredith
La folla urla Vergogna: VIDEO
LE FOTO:
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LA VICENDA GIUDIZIARIA:
Sollecito e Knox: la sentenza di primo grado
E intanto Rudy sconta la condanna definitiva per "omicidio in concorso"
Amanda e Raffaele: più di mille giorni in carcere
“E’ finito un incubo”. Con questa parole la sorella di Amanda Knox, Deanna, per prima, ha commentato la sentenza che in appello ha assolto la ragazza di Seattle e Raffaele Sollecito dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher. "Amanda ha sofferto per tre anni per un crimine che non ha commesso” ha detto Deanna che ha ringraziato gli avvocati italiani della sorella, mentre dalla piazza di fronte al tribunale si levava qualche fischio.
Amanda Knox desidera "partire al più presto", ha detto alla Cnn il suo legale, Carlo Dalla Vedova, aggiungendo che "Amanda ama l'Italia, è venuta qui' per questo, tornerà. Ma ora vuole andare a casa".
"Torniamo a casa, è finalmente finita, mi hanno ridato mio figlio", le parole di Francesco Sollecito, il padre di Raffaele, che riporterà il figlio a Giovinazzo.
"Aspettavamo questa sentenza da 4 anni è il verdetto che ci aspettavamo dopo l'ultima perizia. Se fosse stata disposta anni fa non ci sarebbero stati 4 anni di sofferenza e di dolore" ha commentato il legale di Sollecito, Giulia Bongiorno.
Ascolta le parole dell'avvocato Bongiorno
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