Appalti G8, la "cricca" a giudizio: c'è anche Bertolaso

Cronaca

Corruzione e associazione per delinquere sono alcuni dei reati contestati a vario titolo. Il processo inizierà nel 2012. Fra i 18 imputati anche Anemone, Balducci e l'ex capo della Protezione Civile. Che spiega: "Le accuse? Non hanno ragione d'essere"

INCHIESTA APPALTI: L'ALBUM FOTOGRAFICO

Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Perugia Claudia Matteini ha rinviato a giudizio 18 dei 19 imputati dell'inchiesta G8 relativa ad appalti e corruzione. Tra le persone che saranno processato il 23 aprile del prossimo anno ci sono l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, l'imprenditore Diego Anemone e l'ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci (ascolta le parole del suo avvocato nel video in alto). Sono loro i nomi principali di quella che negli atti d'indagine viene definita "cricca".

I reati ipotizzati -
Secondo l'accusa ci sarebbe stata una serie di corruzioni - scambio di denaro ma anche auto in regalo, lavoretti domestici gratis fino a incontri di carattere sessuale - per favorire imprenditori "amici", in particolare Diego Anemone, nell'assegnazione degli appalti per i Grandi eventi.
L'unico prosciolto dal gup è l'ex senatore Alberto Covello. Per l'accusa in qualità di vicepresidente dell'istituto per il credito sportivo si era adoperato affinché al Salaria Sport Village, di proprietà dell'imprenditore Diego Anemone, venisse concesso un finanziamento da diciotto mila euro per la ristrutturazione del centro sportivo. Sono state rinviate a giudizio invece, per responsabilità amministrativa, le 11 imprese coinvolte nell'inchiesta. (GUARDA TUTTE LE FOTO SULLA VICENDA).

Bertolaso: "Le accuse? Non hanno ragione d'essere" -
"Dovrò attendere anni per avere quella giustizia che oggi mi è stata negata", ha detto l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso dopo il rinvio a giudizio. "Le accuse nei mie confronti non hanno ragione d'essere", ha aggiunto. Bertolaso ha ricordato che la prima udienza del processo "sarà a fine aprile del 2012, cioé fra sette mesi" e alle "prove documentali fornite anche nei giorni scorsi a Perugia".
"Noto al contrario - ha sostenuto ancora l'ex capo della protezione civile - che il processo in corso a L'Aquila per la commissione grandi rischi si sta svolgendo con sorprendente velocità, tanto che sono state fissate udienze con cadenza settimanale. Sembra quasi che la velocità dei due processi sia legata alla diversa capacità e soprattutto volontà di dimostrare accuse che comunque sono assolutamente tutte da provare.

Il gup: "Sufficienti elementi di reità" -
"Lo scopo dell'udienza preliminare è quello di evitare dibattimenti inutili e non quello di accertare la colpevolezza o l'innocenza dell' imputato", scrive il gup di Perugia, Claudia Matteini, nel dispositivo. "Nel caso di specie - continua il dispositivo - sulla base dell'attività d'indagine compiuta dal pm, emergono sicuramente sufficienti elementi di reità a carico dei predetti imputati in ordine ai reati di cui in rubrica".

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