Non si arresta l'onda di sbarchi sulle coste siciliane. Tra questi un centinaio donne ed una cinquantina i bambini tra cui tre neonati
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Avevano scelto per compiere il viaggio della speranza dalla Tunisia verso la Sicilia una barchetta in vetroresina di tre metri. Ma la piccola imbarcazione si è capovolta. Tre migranti sono stati salvati mentre altri tre sono dispersi a largo di Marettimo. E' questo uno degli sbarchi che nelle ultime 24 ore hanno portato altre 2000 persone a Lampedusa. Il primo a essere salvato a largo delle isole Egadi è stato un extracomunitario, soccorso da alcuni diportisti su una barca a vela francese. Poi sono stati recuperati gli altri due. Sono tutti in ipotermia. Si trovano ricoverati nella guardia medica di Marettimo. Hanno raccontato che insieme a loro vi erano altri tre compagni di viaggio. Altre migliaia di migranti per fuggire dalle guerre e dalla miseria in Nord Africa in cerca di un futuro migliore sui barconi, undici nelle ultime ore, sono giunti a Lampedusa e dodici extracomunitari sabato 13 agosto a Pantelleria.
E dopo gli arrivi è scattata l'operazione per avviare i trasferimenti dei migranti. Mille di loro nelle prossime ore, lasceranno il centro d'accoglienza dove sono stati portati. La Moby Prince sta ultimando le operazioni di imbarco e salperà, con destinazione Taranto. Per lunedì 15 agosto, con un'altra nave civile - secondo quanto viene reso noto dalla questura di Agrigento - è previsto un ulteriore trasferimento di altri 500 extracomunitari. Nella struttura d'accoglienza dovrebbero rimanere in circa 500, sempre se non vi saranno, nel frattempo, nuovi arrivi. E saranno trasportati anche loro a Taranto i circa 300 migranti che si trovano a bordo della nave della marina militare 'Borsini'. L'arrivo dell'unità della marina nella base navale pugliese è previsto per lunedì nel tardo pomeriggio: i migranti, poi, dovrebbero essere trasferiti nel centro di accoglienza di Manduria.
Tra i 2000 migranti a Lampedusa, circa 200 sono tunisini, un centinaio donne ed una cinquantina i bambini tra cui tre neonati. Quella di sabato 13 agosto è stata una giornata che ha richiesto un impegno gravoso agli uomini delle Capitanerie di Porto, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia, che ormai da mesi sono a Lampedusa per soccorrere le migliaia di migranti che scappano dalla Libia in guerra. Dopo la mezzanotte erano giunti i 199 migranti, tra cui 11 donne e 6 bambini, che erano su un barcone recuperato sabato a Sud di Lampedusa da motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. Il natante era in avaria con il motore guasto. Verso l'una di notte, invece, un motoscafo dei carabinieri ha agganciato un'altra imbarcazione con 223 persone tra cui 13 donne a 10 miglia a sud di Lampedusa.
Sono stati infine soccorsi i 377 migranti su un natante che si trovava a 55 miglia a Sud di Lampedusa in acque di intervento maltese. Alle operazioni ha partecipato anche una nave della marina militare. Il 13 agosto erano giunti a Lampedusa 320 africani. Durante la notte tra il 13 e il 14 sono sbarcati inoltre nel sud-ovest della Sardegna due imbarcazioni con 48 clandestini (45 uomini, una donna e due bambini) che si sono dichiarati di nazionalità algerina.
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E dopo gli arrivi è scattata l'operazione per avviare i trasferimenti dei migranti. Mille di loro nelle prossime ore, lasceranno il centro d'accoglienza dove sono stati portati. La Moby Prince sta ultimando le operazioni di imbarco e salperà, con destinazione Taranto. Per lunedì 15 agosto, con un'altra nave civile - secondo quanto viene reso noto dalla questura di Agrigento - è previsto un ulteriore trasferimento di altri 500 extracomunitari. Nella struttura d'accoglienza dovrebbero rimanere in circa 500, sempre se non vi saranno, nel frattempo, nuovi arrivi. E saranno trasportati anche loro a Taranto i circa 300 migranti che si trovano a bordo della nave della marina militare 'Borsini'. L'arrivo dell'unità della marina nella base navale pugliese è previsto per lunedì nel tardo pomeriggio: i migranti, poi, dovrebbero essere trasferiti nel centro di accoglienza di Manduria.
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