Durazzo-Bari, 20 anni fa gli albanesi scoprivano Lamerica

Cronaca
Una foto scattata a Durazzo nel 1991 da Luca Lazzaris, poco prima della partenza della nave Vlora verso l'Italia
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Oggi Lampedusa, ieri la Puglia: l’8 agosto 1991 oltre 20 mila migranti sbarcavano nella città pugliese, trasformata in un grande campo di accoglienza. Adesso su Facebook il sindaco Michele Emiliano chiede ai baresi di raccontare quei giorni

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di Daniele Troilo

"Ricordo perfettamente il caldo che doveva stremare quegli uomini, donne, bambini, che cercavano di toccare insieme terra e libertà". Alessandro aveva 14 anni e oggi, a distanza di 20 anni, ricorda così quei momenti
L’8 agosto 1991 si materializza nel porto di Bari la nave Vlora (guarda il video in fondo all'articolo). È un mercantile malandato, partito due giorni prima da Durazzo. A chi lo osserva da lontano, poco prima dell’attracco, non sembra nemmeno una nave. Impossibile definirne i contorni.
A bordo ci sono oltre 20 mila albanesi, stipati non si sa come, non si sa dove. Aggrappati dappertutto sembrano un unico grappolo d’uva. Dove ogni chicco è una vita umana.

Dopo 20 anni, il ricordo di quei giorni drammatici rivive su Facebook grazie a un’iniziativa del Comune di Bari, che ha chiesto ai suoi concittadini di raccontare quei momenti sulla pagina "1991-2011 - Il tuo ricordo della Vlora". Alcune di queste testimonianze saranno lette e proiettate il prossimo 8 agosto, in occasione della cerimonia conclusiva dell’anniversario dello sbarco.
Cosimo allora aveva 6 anni: "Ricordo una città in fermento, dove sembrava che tutti dovessero fare qualcosa per quanto stava accadendo", dice adesso.
"L'immagine più forte è una - spiega MariJò - tutti questi uomini, in prevalenza erano uomini, magri e vestiti anni '70, davanti alle vetrine dei supermercati che guardavano strabiliati le cose da mangiare con la paura di entrare...".
L’Italia aveva scoperto di essere diventata una terra promessa per migliaia di albanesi qualche mese prima dell’agosto ’91, con l'arrivo a Brindisi di 27 mila profughi a bordo di imbarcazioni di ogni tipo. Ma mai si erano viste, prima d'ora, tante persone su una sola nave. Un'immagine drammatica e impressionante che ha ispirato qualche anno più tardi il film di Gianni Amelio Lamerica.

Alessandro aveva 14 e ricorda "che la polizia lanciava acqua - sotto forma di bottiglie e persino a getto - sulla folla". Ma non solo: "Ricordo che venivano continuamente distribuiti viveri per sfamarli. Ricordo una mobilitazione di cittadini per procurar cibo e vestiario. Ricordo che furono trasferiti presso lo stadio allora chiamato 'delle Vittorie' e che quell’accoglienza, per quanto improvvisata, salvò da morte certa quelle migliaia di persone".
"Mio padre aiutò 4 di loro – scrive invece Gaia, allora una bambina, oggi vive a Timbuktu, in Africa – Una famiglia intera, con 2 figli al seguito. Rimasero da noi 4 giorni... Ringrazio mio padre x avermi insegnato cos'è la vera solidarietà!".
Non è stato l’unico. Domenico ricorda suo zio Enzo che lasciò il lavoro di rappresentante di commercio per andare a dare una mano: "Allestì un posto di ristoro dove fece qualcosa come 5000 panini".
"Erano in condizioni disumane – spiega Gaetano – e ricordo che il popolo pugliese prese a cuore il grande dramma che queste persone stavano vivendo".

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, grande fan di Facebook, si dice soddisfatto dell’iniziativa: "Abbiamo la possibilità di mettere insieme tutte le emozioni e di interpretare quel momento con estrema fedeltà grazie a questo strumento". "È  un evento importantissimo – ha aggiunto riferendosi alle celebrazioni per il ventennale, che inizieranno il 5 e si concluderanno l’8 agosto (guarda il programma) – perché Bari è orgogliosa di aver vissuto quell’8 agosto, di aver vissuto il ruolo che la storia ci ha assegnato".
Un ruolo che negli ultimi anni si fa più fatica a interpretare, come sottolinea Marianna, anche lei protagonista di quei giorni che hanno cambiato la vita a migliaia di albanesi e di baresi: "Percepivamo una diffusa 'pietas' umana, e avevamo grande consapevolezza della tragedia che aveva coinvolto tutti loro. Questa consapevolezza sembra essersi annullata in questi ultimi mesi di approdi sulle nostre coste; forse abbiamo imparato a ignorare l'orrore delle migliaia di corpi che, nel tentativo di vivere dignitosamente, annegano nel nostro caldo Mediterraneo".

Lo sbarco della Vlora a Bari l'8 agosto 1991: guarda il video

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