'Ndrangheta: 40 arresti, anche un sindaco in manette

Cronaca
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Il primo cittadino di Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) e tre assessori sono finiti in carcere nell'ambito di un'operazione contro la cosca Mazzaferro. Le accuse sono di voto di scambio e associazione di stampo mafioso

Il Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Rocco Femia, e tre assessori dello stesso comune, sono finiti in carcere nell’ambito di un’operazione antimafia disposta dalla Dda di Reggio Calabria contro la cosca della 'Ndrangheta Mazzaferro. Insieme a Femia, eletto in una lista civica, sono stati arrestati l'assessore all'Ambiente Vincenzo Ieraci, quello alle Politiche sociali Rocco Agostino (candidato alle elezioni provinciali di Reggio Calabria del 15 maggio in una lista Pdl), quello ai Lavori pubblici Francesco Marrapodi.

Nel corso dell’operazione sono state emesse 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei vertici e dei sodali della cosca. L'accusa che, a vario titolo, viene formulata è associazione a delinquere di tipo mafioso.
Secondo gli investigatori, il comune della Locride, sarebbe stato sotto il controllo diretto della criminalità organizzata. L'operazione di oggi, dicono le fonti, è il proseguimento dell'inchiesta "Crimine" del luglio 2010, condotta dalla Dia di Milano e Reggio Calabria, che portò all'arresto di circa 300 persone tra Lombardia e Calabria, e alla scoperta di interessi della 'Ndrangheta sugli appalti per l'Expo 2015 di Milano. Secondo quanto emerso dall'inchiesta,inoltre, in occasione delle elezioni comunali che si sono svolte nell'aprile del 2009, la cosca Mazzaferro avrebbe sostenuto la candidatura di Femia che poi è stato eletto. Successivamente alla sua elezione, l'Amministrazione avrebbe fatto in modo di affidare una serie di appalti pubblici a soggetti riconducibili alla cosca.

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