Appalti Enav, nuovo arresto per Lorenzo Cola

Cronaca
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L'ex consulente Finmeccanica era già rimasto coinvolto l'estate scorsa nell'inchiesta sul riciclaggio insieme a Gennaro Mockbel. Ordinanza di custodia cautelare anche per un imprenditore tuttora ricercato

Nuova ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sugli appalti Enav, per Lorenzo Cola, l'ex consulente esterno di Finmeccanica arrestato l'estate scorsa per un presunto riciclaggio milionario. L'accusa questa volta è di false fatturazioni per aver emesso fatture per operazioni inesistenti ai fini di evasione fiscale, per un valore complessivo di circa un milione di euro. Ordinanza di custodia, ma in carcere, con la stessa accusa, anche per l'imprenditore romano Tommaso Di Lernia, titolare della Print System, tuttora ricercato. L'ordinanza è stata notificata a Cola, che già era ai domiciliari, dai carabinieri del Ros e dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. 

Il 21 marzo scorso Cola ha patteggiato una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per la vicenda Digint, la società partecipata al 49 per cento da Finmeccanica, entrata nel 2007 nel mirino dell'imprenditore Gennaro Mockbel e, secondo l'accusa, al centro di un presunto maxiriciclaggio da otto milioni di euro. Contestualmente alla condanna, il gup ha disposto la confisca di tre milioni di euro, depositati all'estero e riconducibili a Cola. Questi è anche indagato nell'inchiesta sugli appalti Enav, nell'ambito della quale è già stato interrogato numerose volte. Anche grazie alle dichiarazioni di Cola gi inquirenti sarebbero riusciti a far luce sulla metodologia degli appalti, senza gara pubblica, per i lavori di ristrutturazione e di adeguamento dei sistemi di sicurezza in alcuni aeroporti, in particolare quelli di Napoli e Palermo. Agli inquirenti Cola avrebbe anche parlato del meccanismo delle sovrafatturazioni utilizzate per creare fondi neri dai quali avrebbero attinto, secondo l'ipotesi accusatoria, sia alcuni esponenti dell'Enav, sia i manager delle società alle quali erano affidati i lavori, sia politici. Per la vicenda Enav, Cola era finora indagato per violazione delle norme tributarie in merito agli appalti ricevuti dalla società "Arc trade", a lui riconducibile.

Dal canto suo, Tommaso Di Lernia, indagato dallo scorso autunno nell'ambito della stessa inchiesta, è attualmente sotto processo con tre militari nell'indagine sulle notizie riservate che un gruppo di presunte 'talpe' avrebbe girato all'immobiliarista Stefano Ricucci aggiornandolo di volta in volta sugli sviluppi dell'inchiesta sulla fallita scalata a Rcs, che stava conducendo la procura di Roma.

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