Yara, i pm: "La Santanchè ha perso un'occasione per tacere"

Cronaca
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I magistrati di Bergamo rispondono così al sottosegretario che aveva chiesto le loro dimissioni per non aver dedicato alla ragazza scomparsa le stesse risorse impiegate sulle ragazze di via Olgettina. Un'accusa simile era arrivata dalla Gelmini

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"Daniele Santanchè ha perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto questo ufficio dal 26 novembre 2010", nel giorno della scomparsa di Yara. La procura di Bergamo replica così alle accuse lanciate dalla sottosegretaria Pdl lunedì 7 in un'intervista a Il Giornale. I magistrati che indagano sul caso di Yara Gambirasio, aveva detto la Santanchè, dovrebbero dimettersi perché "se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze di via Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva".

"L'assurdità e il livore che connotano tale dichiarazione - si legge in un comunicato diffuso oggi - sono tali che la stessa non meriterebbe alcun commento da parte della Procura di Bergamo. Tuttavia sento il dovere di intervenire per evidenziare come, contrariamente a quanto sostenuto dall'autorevole esponente del Governo, con il coordinamento del sostituto delegato per le indagini, le forze dell'ordine, la protezione civile, le polizie locali e migliaia di volontari, con un'abnegazione veramente fuori dal comune, si sono prodigati per mesi nella ricerca di Yara Gambirasio e contemporaneamente nell'individuazione dei responsabili di eventuali reati, utilizzando tutti gli strumenti anche tecnologici conosciuti".

Non si fa attendere la replica: "Mi soprende - dice il sottosegretario - che un alto rappresentante di questa casta voglia zittire un rappresentante del governo, quando i suoi colleghi intervengono quotidianamente e pubblicamente su questioni politiche e legislative che non dovrebbero riguardarli. Adesso - conclude l'esponente del Pdl - mi aspetto che oltre al mio silenzio chieda anche le mie dimissioni".

Ma Daniela Santanchè non è il primo esponente della maggioranza a mettere in relazione i presunti sprechi della magistratura impegnata a indagare sul presidente del Consiglio e la scomparsa di Yara. Prima di lei ci aveva già pensato Maria Stella Gelmini, lo scorso 17 gennaio, nel corso di una puntata di Porta a Porta, su Raiuno: "Nessuno mai fa il conto di quanto è costato allo stato questo sforzo giudiziaro - aveva detto il ministro dell'Istruzione commentando l'inchiesta sul caso Ruby - che magari poteva essere impiegato per trovare una ragazza come Yara, di cui ancora non si hanno tracce".

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E secondo quanto riporta il sito NewNotizie, domenica 6 Vittorio Sgarbi avrebbe utilizzato le stesse argomentazioni per criticare i giudici. Poco importa che dietro le indagini chiamate in causa da Santanchè, Gelmini e Sgarbi ci siano procure diverse.

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