Il Fatto svela che la compagna del candidato sindaco del centrosinistra avrebbe disdetto il contratto d'affitto col Pio Albergo Trivulzio solo il giorno prima che scoppiasse lo scandalo. A destra ci si interroga sul loft del figlio della Moratti
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Una nuova tegola cade sulla campagna elettorale di Giuliano Pisapia, candidato sindaco per il centrosinistra a Milano. Nelle ultime settimane ha già dovuto giocare in difesa, quando il nome della sua compagna, la giornalista Cinzia Sasso, era emerso tra i tanti beneficiari degli affitti a prezzi stracciati delle case del Pio Albergo Trivulzio. La Sasso si era difesa, con una lettera al Corriere della Sera il 18 febbraio, in cui sosteneva che "dal 2008 il contratto è scaduto; nel frattempo ho trovato un'altra casa" e di aver disdetto il contratto di affitto con il Pio Alberto Trivulzio. Non specificando però la data della disdetta. Ora Il Fatto Quotidiano rivela che la lettera con la quale la giornalista rinunciava al suo appartamento porta la data del 16 febbraio 2011, il giorno prima che scoppiasse lo scandalo e che tutti i quotidiano pubblicassero i nomi coinvolti e due giorni prima che scrivesse la propria difesa al Corriere della Sera.
Interpellato dal Il Fatto Quotidiano Giuliano Pisapia (che vive in un altro appartamento di sua proprietà) si giustifica "ripetendo quello che ho già detto: posso solo confermare la disdetta inderogabile ricevuta nel 2008". Da allora, prosegue il candidato sindaco, "ci sono state una infinità di lettere, raccomandate e telefonate per definire la chiusura del contratto ma io, sinceramente, non mi sono mai interessato alla questione per rispetto nei confronti della mia compagna".
La Batcaverna del figlio della Moratti - Ma se a sinistra si piange a destra di certo non si ride. L'Espresso infatti rivela che Gabriele Moratti, figlio del sindaco di Milano, avrebbe ristrutturato alcuni capannoni industriali alla periferia di Milano per trasformarli in loft. Lavori fatti senza rispettare il vincolo di destinazione d'uso, abuso poi sistemato grazie al Pgt del comune, approvato proprio da Letizia Moratti. Ad attirarsi poi il sarcasmo di molti osservatori, come Massimo Gramellini su La Stampa, è la scelta del figlio del sindaco di risistemarsi la casa in stile Caverna di Batman, con tanto di botola, ring, ponte levatoio e bunker sotterraneo. (qui le foto della casa)
Affittopoli romana - Lo scandalo case nella capitale, intanto, vede la giunta di centrosinistra guidata da Walter Veltroni finire sotto accusa. In quel periodo infatti il comune avrebbe affittato a prezzi stracciati immobili a onlus e sezioni di partito, spesso morosi. Nell'occhio del ciclone anche il figlio dell'ex ministro Vincenzo Visco, che avrebbe acquistato un appartamento al centro di Roma dopo un'asta andata a vuoto.
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