Mike Bongiorno, chiesti 300 mila euro per la salma
CronacaMa la famiglia del celebre presentatore scomparso smentisce la notizia pubblicata da 'Oggi': "Nessuna richiesta di riscatto". Secondo il settimanale, invece, sarebbe in corso una trattativa tra i rapitori e il figlio Niccolò. AUDIO
Mike Bongiorno, quando la salma diventa arma di ricatto
La bara rubata dal cimitero di Arona. LE FOTO
SPECIALE MIKE BONGIORNO
MIKE: L'ALBUM FOTOGRAFICO
"Nessuna richiesta di riscatto e nessuna trattativa in corso". E' la secca smentita della famiglia di Mike Bongiorno (ascolta sopra l'audio), dopo l'anticipazione del settimanale 'Oggi' che parlava di una richiesta di riscatto di 300mila euro per riavere la salma del presentatore televisivo.
Trecentomila euro per riavere la salma di Mike Bongiorno. Era questa la somma richiesta dai rapitori al figlio Niccolò, ma l'accordo è saltato all'ultimo momento. Lo rivela il settimanale 'Oggi' in edicola, che in un articolo a firma di Giangavino Sulas spiega come le indicazioni dei malviventi siano state fatte arrivare alla famiglia del presentatore attraverso una serie di annunci in codice pubblicati su un quotidiano svizzero.
Rocambolesche le modalità di consegna: il denaro, infatti, avrebbe dovuto essere gettato da un treno in corsa venerdì 18 febbraio da un incaricato della famiglia Bongiorno. Pochi secondi prima del lancio, però, l'intermediario è stato chiamato dalla banda: "L'accordo è saltato, non se ne fa niente". La trattativa è da rifare, ma il prezzo del riscatto sarebbe aumentato fino al doppio della cifra.
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"Nessuna richiesta di riscatto e nessuna trattativa in corso". E' la secca smentita della famiglia di Mike Bongiorno (ascolta sopra l'audio), dopo l'anticipazione del settimanale 'Oggi' che parlava di una richiesta di riscatto di 300mila euro per riavere la salma del presentatore televisivo.
Trecentomila euro per riavere la salma di Mike Bongiorno. Era questa la somma richiesta dai rapitori al figlio Niccolò, ma l'accordo è saltato all'ultimo momento. Lo rivela il settimanale 'Oggi' in edicola, che in un articolo a firma di Giangavino Sulas spiega come le indicazioni dei malviventi siano state fatte arrivare alla famiglia del presentatore attraverso una serie di annunci in codice pubblicati su un quotidiano svizzero.
Rocambolesche le modalità di consegna: il denaro, infatti, avrebbe dovuto essere gettato da un treno in corsa venerdì 18 febbraio da un incaricato della famiglia Bongiorno. Pochi secondi prima del lancio, però, l'intermediario è stato chiamato dalla banda: "L'accordo è saltato, non se ne fa niente". La trattativa è da rifare, ma il prezzo del riscatto sarebbe aumentato fino al doppio della cifra.