Rubygate, c'è un'altra minorenne. Il Pdl: rinviare atti a pm

Cronaca
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Secondo la Procura di Milano Iris Berardi avrebbe frequentato il premier prima di avere compiuto 18 anni. Scontro tra il Giornale e Bruti Liberati, che difende Ilda Boccassini: "Chi denigra i magistrati si qualifica da solo". INTERCETTAZIONI, FOTO, VIDEO

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(In fondo all'articolo tutti i video sul caso Ruby)


Arrivano le nuove carte e, con esse, una bufera ancora più grossa di quella scatenata la settimana scorsa dal caso Ruby.
Dalla documentazione trasmessa dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera sul caso della giovane marocchina, risulta che la brasiliana Iris Berardi era presente alle feste nelle residenze del presidente del Consiglio, per due volte, prima del compimento della maggiore età.

Intanto la Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio ha deciso che la richiesta di perquisire alcuni uffici del premier venga respinta al mittente, tenuto conto della asserita competenza del tribunale dei ministri sulla vicenda. Lo ha detto il capogruppo del Pdl in Giunta, Maurizio Paniz, al termine della seduta della Giunta. La Giunta ha approvato questo parere con 11 voti a favore e 8 contrari. La decisione finale spetta ora all'aula della Camera.

Nel frattempo continuano a tenere banco anche le intercettazioni, tra nuove supertestimoni, liste di pagamenti, e convocazioni a festini o a riunioni e - per la prima volta - anche insulti pesanti nei confronti del premier da parte della sua "fedelissima" Nicole Minetti e di altre ragazze coinvolte nel Rubygate.
"A Berlusconi fa comodo mettere me in Parlamento" avrebbe dichiarato la consigliera regionale della Lombardia, indagata per favoreggiamento della prostituzione minorile, chiacchierando al telefono con un'amica.

Un'altra minorenne a casa del premier - Tornando alle carte dell'inchiesta, ecco dunque emergere un'indiscrezione che, se confermata rischia di aggravare la posizione di Silvio Berlusconi: secondo la Procura, oltre a Ruby anche un'altra minorenne partecipava alle feste di Arcore.
Si tratta di Iris Berardi, nata nel dicembre 1991, la cui presenza nelle residenze di Berlusconi sarebbe stata accertata il 22 novembre 2009. E si tratta di una ragazza che risulterebbe agli inquirenti notoriamente come una prostituta.
La presenza di Iris Berardi sarebbe stata registrata il 21 novembre 2009 nella cella telefonica di Porto Rotondo. Il 13 dicembre, sempre 2009, invece sarebbe stata ad Arcore.

"La scorta accompagnava le ragazze" - Nel fascicolo, si trovano anche le testimonianze degli uomini della scorta (in particolare del carabiniere assegnato a Emilio Fede, Luigi Sorrentino) che ammettono di essere stati loro a riaccompagnare le ragazze a casa dopo le feste di Arcore.

Si parla di droga - Emergerebbe, inoltre, anche una storia di droga, che non sembra però coinvolgere le cene nella villa di Arcore. Secondo Repubblica la scorsa estate a tale Ramirez della Rosa, compagno di Marysthell Garcia Polanco, sarebbero stati sequestrati circa 12 chili di cocaina. Parte della droga si trovava su una Mini Cooper di proprietà di Nicole Minetti, ma data in prestito all'uomo. Al momento dell'arresto la consigliera regionale si trovava in vacanza all'estero e con un amica si sarebbe sfogata dicendo: "Questi sono scemi, guarda in che guaio mi trovo. E Berlusconi e Mora non si prendono a cuore la faccenda".

Minetti: A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento -Difesa a spada tratta da Berlusconi, la consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti - indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile - non sembra aver avuto lo stesso riguardo nei confronti del premier che, nelle intercettazioni inviate come "documentazione integrativa" alla richiesta dei Pm di poter perquisire gli uffici del ragioniere Giuseppe Spinelli, viene definito un "vecchio".
Anzi, "un pezzo di m..." dal "culo flaccido".
Le intercettazioni e gli sms della Minetti sono davvero 'hard': "A me non me ne frega niente - sbotta con un'altra ragazza - non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di m... pur di salvare il suo culo flaccido". Confidando comunque che "quando si cagherà addosso per Ruby" il presidente "chiamerà e si ricorderà di noi".
In un colloquio intercettato lo scorso 8 gennaio tra la Minetti e l'ex valletta Barbara Faggioli, inoltre, la prima direbbe all'altra: "A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice 'bene me le sono levate dai c..., lo stipendio lo paga lo Stato".
La consigliera regionale, però, intervistata dal Corriere della Sera smentisce e dichiara: "Quelle cose lì non le ho mai dette".

I conti di Ruby - Ma dalle nuove carte emerge non solo la rabbia della Minetti, anche i 'conti' che si sta facendo Ruby. In un appunto sequestrato nell'abitazione della giovane marocchina si legge infatti che attende entro due mesi "4 milioni e mezzo da B." dopo averne ricevuti 170.000 "da Spinelli" e "70.000" dal suo avvocato Massimo Di Noia.
Comunque non è solo la Minetti ad avercela con il premier.
In altre intercettazioni ci sono alcune ragazze, invitate alle feste di Arcore, che mostrano insofferenza nei confronti di Berlusconi: "Mi ha rovinato la vita. E' un vecchio..." si legge nelle carte.

I verbali non firmati - Dalle perquisizioni, si scopre inoltre che a casa di Marysthell Garcia Polanco sarebbero stati trovati i verbali degli interrogatori allegati alla memoria difensiva inviata alla Camera dai legali di Silvio Berlusconi, già firmati dall'avvocato Piero Longo ma non dalla ragazza.
E' quanto emerge dai nuovi atti inviati dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, a quanto riferisce chi ha visto il faldone.

Bruti Liberati: "Chi denigra i magistrati si qualifica da solo" - Intanto, a difesa dei magistrati finiti nel mirino della carta stampata, interviene il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati: "Le campagne di denigrazione e l'attacco personale ai magistrati si qualificano da soli, e in un sistema di civile  convivenza devono essere un problema per chi ne è l'autore e non per chi ne è vittima". Questa dunque la risposta di Bruti liberati a "Il Giornale" che ha pubblicato in prima pagina un articolo sul pm Ilda Boccassini,  titolare dell'inchiesta sul caso Ruby, su un presunto rapporto tra la pm e un giornalista di Lotta continua, datato 1982.

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