Sassi e bottiglie contro la Questura di Palermo

Cronaca
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Tensioni tra studenti e forze dell'ordine nel corso del corteo contro la riforma Gelmini. I giovani hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza e hanno lanciato pietre, arance e uova. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni. I VIDEO

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(In fondo al pezzo i video della protesta contro la riforma Gelmini)

Gli studenti sono tornati a protestare contro la riforma dell'università per le strade di Roma e in molte altre città (leggi il calendario delle mobilitazioni) fra cui Palermo, dove si sono registrati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, mentre l'approvazione definitiva del ddl Gelmini in Senato è slittata a giovedì 23 dicembre.

La protesta dei giovani, che era stata preannunciata come pacifica, nel capoluogo siciliano ha invece vissuto momenti di tensione sfociati in sassaiole e il rovesciamento di cassonetti di rifiuti in mezzo alle strade.
Casco da moto, sciarpa che copre il viso lasciando intravedere soltanto gli occhi e scudo di legno e polistirolo con le copertine di testi dotti. Così circa duemila studenti palermitani in tenuta black bloc hanno interrotto un mese di protesta pacifica lungo le vie delle città con blocchi stradali e dei mezzi di trasporto. Stavolta hanno tentato l'assalto alla presidenza della Regione tentando vanamente di sfondare la linea della polizia in tenuta antisommossa con un'azione improvvisa e poi hanno iniziato a lanciare bottiglie di vetro, fumogeni e grosse pietre contro gli agenti, colpendo anche due giornalisti. Una manifestazione sfociata nella violenza che ha suscitato lo sdegno di una parte dei manifestanti e di altri gruppi studenteschi che si sono dissociati, allargando così la spaccatura all'interno del fronte della protesta.

Guarda un video da Palermo postato su YouTube:


Sono stati gli studenti, infatti, i primi a prendere le distanze dall'azione violenta inscenata dai dimostranti.
"Abbiamo marciato, come sempre, in modo non violento per protestare contro questa riforma. Condanniamo ogni episodio di violenza verificatosi stamattina a Palermo", dicono
Gandolfo Albanese e Fausto Melluso del gruppo studentesco Unipa Block, secondo i quali "questo clima di tensione non agevola la partecipazione e rischia di incrinare il rapporto di solidarietà che si è sviluppato con tutta la società".

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