Auto piomba su un gruppo di ciclisti, strage a Lamezia Terme

Cronaca
Un soccorritore sulla scena del tragico incidente avvenuto a Lamezia Terme
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Sette persone sono morte e diverse sono rimaste ferite. Il conducente della vettura, un cittadino marocchino senza patente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo: gli esami hanno evidenziato che era sotto l'effetto di stupefacenti

Tragico incidente stradale in Calabria. Sette ciclisti sono stati travolti e uccisi da un'auto, una Mercedes, a Lamezia Terme nel catanzarese. L'incidente è avvenuto sulla strada statale 18 in località Marinella dove i ciclisti si stavano allenando. Facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". Diversi i feriti, almeno un paio in gravi condizioni.

In manette è finito un cittadino marocchino che era alla guida dell'auto. L'arresto dell'uomo, accusato di omicidio colposo plurimo, è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Gli esami ai quali è stato sottoposto hanno evidenziato che si trovava sotto l’effetto di stupefacenti. Inoltre era senza patente dopo che gli era stata revocata sette mesi fa per un sorpasso azzardato.

"Quello che abbiamo trovato arrivando qui è stato uno scenario impressionante – racconta Silvio Rocca, uno dei soccorritori giunti sul posto – Indescrivibile. Nemmeno una bomba avrebbe potuto provocare qualcosa del genere". "Ci avevano allertato - ha aggiunto Rocca - per un incidente in cui, secondo le prime notizie, era coinvolto un solo ciclista. Giunti sul posto, però, abbiamo visto che si trattava di una strage. Tutte persone che conoscevamo personalmente e quindi il colpo è stato ancora più doloroso. Abbiamo allertato gli altri soccorsi e l'elicottero. Qualcosa di veramente sconvolgente".

Il Comune di Lamezia Terme proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali dei sette ciclisti. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è recato sul luogo dell'incidente ed ha incontrato alcuni dei familiari dei ciclisti morti. "La città è sgomenta - ha detto Speranza - e si stringe intorno alle famiglie delle persone scomparse. Il lutto è di tutti. Da oggi la città è in lutto anche se formalmente lo sarà il giorno dei funerali".

Uno dei sette ciclisti morti, Fortunato Bernardi, era lo zio del giocatore dell'Inter Felice Natalino, di 18 anni. Natalino, che è di Lamezia Terme ed è un difensore, ha esordito quest'anno in serie A ed è stato schierato da Benitez anche nell'anticipo di venerdì scorso contro la Lazio. Bernardi, inoltre, era il padre di un altro calciatore, Alessandro, che milita nel Cosenza (Prima divisione Lega Pro).

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