Su History Channel la vera storia della Banda della Magliana
CronacaDa giovedì 25 alle 23 in onda, per quattro puntate, il documentario dedicato all'organizzazione criminale. Con video e foto inediti e testimonianze esclusive. GUARDA UN ESTRATTO
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Tutte le immagini della seconda stagione di Romanzo criminale
La Banda della Magliana è stata e resterà sempre "un’esperienza criminale irripetibile”. Così Renzo Danesi, uno dei fondatori dell'organizzazione, definisce il sodalizio criminale attivo a Roma tra la fine degli anni ’70 e i primi ’90 in un'intervista eclusiva contenuta nel documentario 'La Banda della Magliana - La storia vera', in onda da giovedì 25 alle 23, per quattro puntate, su History Channel.
Giovani, spietati, incoscienti: amici goliardici un attimo prima e precisi killer subito dopo. La storia della Banda della Magliana passa per i leader che ne hanno segnato gli alti e i bassi, cercando di prendere il sopravvento sugli altri, ma finendo inevitabilmente con l’essere eliminati: dall’ispiratore Franco Giuseppucci fino al discusso “Renatino” De Pedis.
Nata nel 1977 e inizialmente dedita alle rapine e ai sequestri di persona, la Banda della Magliana diventa presto una potente e ramificata organizzazione criminale, in un susseguirsi di omicidi locali e oscure vicende della storia d’Italia che vengono a galla ancora oggi.
"Solo uno di noi poteva fregarci", dice ancora Danesi. E la Banda della Magliana comincia a scricchiolare nel 1983, quando un affiliato decide di pentirsi e racconta tutto. La lunga agonia che ne segue porta gli amici di un tempo a sterminarsi l’uno con l’altro. Maurizio Abbatino, l’ultimo boss della Banda, subito dopo il suo arresto a Caracas nel 1992, si limitò ad un semplice e laconico sorriso per commentare la fine di quell’esperienza irripetibile.
Il documentario contiene anche interviste al pentito della banda Antonio Mancini, per la prima volta a viso scoperto, e a Fabiola Moretti, fidanzata di uno dei boss, Danilo Abbruciati, attualmente in carcere. Foto e video inediti, testimonianze, ricostruzioni per raccontare la vera storia di un "romanzo criminale" che, a distanza di anni, continua ad appassionare.
Tutte le immagini della seconda stagione di Romanzo criminale
La Banda della Magliana è stata e resterà sempre "un’esperienza criminale irripetibile”. Così Renzo Danesi, uno dei fondatori dell'organizzazione, definisce il sodalizio criminale attivo a Roma tra la fine degli anni ’70 e i primi ’90 in un'intervista eclusiva contenuta nel documentario 'La Banda della Magliana - La storia vera', in onda da giovedì 25 alle 23, per quattro puntate, su History Channel.
Giovani, spietati, incoscienti: amici goliardici un attimo prima e precisi killer subito dopo. La storia della Banda della Magliana passa per i leader che ne hanno segnato gli alti e i bassi, cercando di prendere il sopravvento sugli altri, ma finendo inevitabilmente con l’essere eliminati: dall’ispiratore Franco Giuseppucci fino al discusso “Renatino” De Pedis.
Nata nel 1977 e inizialmente dedita alle rapine e ai sequestri di persona, la Banda della Magliana diventa presto una potente e ramificata organizzazione criminale, in un susseguirsi di omicidi locali e oscure vicende della storia d’Italia che vengono a galla ancora oggi.
"Solo uno di noi poteva fregarci", dice ancora Danesi. E la Banda della Magliana comincia a scricchiolare nel 1983, quando un affiliato decide di pentirsi e racconta tutto. La lunga agonia che ne segue porta gli amici di un tempo a sterminarsi l’uno con l’altro. Maurizio Abbatino, l’ultimo boss della Banda, subito dopo il suo arresto a Caracas nel 1992, si limitò ad un semplice e laconico sorriso per commentare la fine di quell’esperienza irripetibile.
Il documentario contiene anche interviste al pentito della banda Antonio Mancini, per la prima volta a viso scoperto, e a Fabiola Moretti, fidanzata di uno dei boss, Danilo Abbruciati, attualmente in carcere. Foto e video inediti, testimonianze, ricostruzioni per raccontare la vera storia di un "romanzo criminale" che, a distanza di anni, continua ad appassionare.