Il sindaco di Terzigno ha revocato l'ordinanza che vietava la circolazione degli autocompattatori. Trovate tre bombe a mano vicino al presidio dei cittadini. Cassonetti in fiamme nel capoluogo siciliano. FOTO E VIDEO
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Non si è sversato a Terzigno, la discarica nel territorio vesuviano oggetto di contestazione. Nessun autocompattatore si è incolonnato ma poche ore dopo il sindaco ha revocato l'ordinanza che impediva la circolazione sul territorio urbano del comune dei mezzi. Il presidio nella cosiddetta rotonda di Via Panoramica era comunque nutrito fino a quando la pioggia e il vento non hanno indotto i manifestanti ad andare via.
A trenta metri dal presidio la Digos della Questura di Napoli ha trovato tre bombe a mano di fabbricazione dell'ex Jugoslavia. Il ritrovamento è frutto di attività investigativa. Gli ordigni erano nascosti tra la vegetazione. Due delle bombe a mano sono state fatte brillare sul posto.
Intanto l'emergenza rifiuti si sposta anche in Sicilia. A Palermo, nel corso della notte, si sono verificati diversi roghi di cassonetti nel quartiere di Bonagia, uno dei più penalizzati dai disservizi dell'azienda comunale Amia che non riesce a garantire la pulizia della città. Gli abitanti esasperati dai cumuli di pattume hanno appiccato il fuoco a tappeto in tutto il rione, costringendo i pompieri a una notte di continuo lavoro. Gli incendi si sono susseguiti in via del Bassotto, via del Levriere, via Guido Rossa, via del Volpino, via della Giraffa.
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