Concorsi pubblici, quando l'esame è da rifare

Cronaca
Roma, un'immagine dell'esame per giornalisti professionisti
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Dal concorso dei notai annullato per presunte irregolarità, ai vigili di Milano bocciati perché "non all'altezza". Fino ai rapporti sospetti nel mondo dell'Università. Ecco le prove pubbliche che negli ultimi anni hanno richiesto l'intervento dei giudici

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di Alberto Giuffrè

Non è solo colpa del cinema con Alberto Sordi, "borghese piccolo piccolo", che entra nella massoneria per favorire il figlio a un esame. E non c'entrano i luoghi comuni sull'Italia. Se su ogni concorso pubblico aleggia il sospetto dell'imbroglio è perché la storia - anche recente - fornisce ottime ragioni per dubitare della correttezza delle prove. Ragioni che spesso spingono la magistratura a indagare per accertare eventuali reati.

Quando i notai protestano (2010) - Basta pensare al concorso da notaio che venerdì 29 è stato annullato dalla commissione (complessivamente erano 3000 candidati per 200 posti). Il motivo? Uno dei testi della prova scritta sarebbe stato molto simile a quello di un'esercitazione effettuata nei giorni scorsi in una scuola notarile romana. Sono scattate subito le proteste dei partecipanti e ieri la procura di Roma ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di abuso di ufficio.

Tatuaggi e divise (2010) - Era stata esclusa dal concorso per entrare in Polizia a causa di un tatuaggio alla caviglia. A giugno la giustizia amministrativa ha approvato il suo ricorso sostenendo cbe quell simbolo, il suo nome di battesimo scritto in arabo, "non è 'deturpante''come sostenuto dall'Amministrazione dell'Interno. La giovane aveva partecipato alla selezione per un concorso per 1.507 allievi agenti della Polizia di Stato ma era stata esclusa perché la Commissione medica concorsuale, nel corso della visita per accertare l'idoneità psico-fisica della candidata, aveva notato il tatuaggio ''in una zona del corpo non coperta dall'uniforme''.

Confilitto d'interesse a Bari (2009) - Il Tar annulla un concorso indetto dal Politecnico di Bari, a conclusione del quale è stato assegnato un posto di ricercatore universitario. Il motivo? Commissario esaminatore e candidato hanno avuto comuni interessi di natura patrimoniale. Accogliendo il ricorso presentato da un altro candidato, il tribunale amministrativo regionale ha evidenziato che ''ogni forma di collaborazione scientifica o professionale tra commissario di concorso e candidato'' è ''causa di incompatibilità'' e questo avrebbe dovuto indurre il commissario ad astenersi dal prendere parte alla commissione esaminatrice.

L'Asl e quella lettera sospetta (2009) - A febbraio la direzione aziendale della Asl 1 di Massa e Carrara comunica che, essendo pervenuta una lettera che getta ombre sulla regolarità del concorso per assistente amministrativo categoria C, in fase di completamento, in accordo con il presidente della commissione, ha ritenuto che sia potenzialmente inficiato il principio di linearità e trasparenza dell'azione amministrativa e, a scopo cautelare, ha deciso di annullare tale procedura concorsuale e di avviare un'inchiesta per comprendere meglio quanto accaduto.

Il sexy concorso all'Università (2008) - Il Tar del Piemonte annulla un concorso universitario. La denuncia parte da una donna medico bocciata all'esame di ammissione all'Istituto di Medicina legale di Torino. ''Sono stata esclusa - sostiene - perché non ho più voluto compiacere sessualmente il direttore della scuola". Che ribatte: ''La candidata non è stata ammessa perché il suo compito era insufficiente''. Nella sentenza il giudice Franco Bianchi parla di ''manifesta e grave  patologia procedimentale che infirma il concorso'' ma non si esprime sulla relazione tra i due protagonisti della vicenda.

Giornalisti digitali (2008) - Doveva essere il secondo esame della storia dell'Ordine dei giornalisti senza l'utilizzo della macchina per scrivere. Più di duecento penne usb però sono risultate difettose e hanno rischiato però di mandare all'aria la prova per diventare giornalisti professionisti. Alcuni candidati sono rimasti chiusi dentro l'hotel Ergife dove si svolgeva l'esame per oltre 12 ore. Alla fine, nonostante il caos, la prova non è stata annullata ma la percentuale di promossi all'orale è stata leggermente sopra la media.

Sicilia, il valzer dei 426 presidi (2006) - In Sicilia basta il ricorso alla giustizia amministrativa di due candidati per presunte irregolarità della commissione per metterea rischio 426 posti di lavoro. Sono quelli dei dirigenti scolastici vincitori di un concorso annullato dal Consiglio di Stato. Ancora oggi vivono in una sorta di limbo burocratico.

Vigili urbani all'altezza (1993) - Il Consiglio di Stato stabilisce che potranno essere assunti come Vigili urbani uomini alti meno di 165 centimetri e donne di statura inferiore ai 158 centimetri. La sentenza ha respinto l'appello del Comune di Milano, presentato contro una sentenza del Tar della Lombardia favorevole a tre canditati esclusi perché ritenuti troppo bassi. I candidati, due uomini e una donna, avevano superato i test attitudinali, avevano superato gli scritti ed erano stati considerati non idonei alla visita medica.

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