Frane e allagamenti: è emergenza in tutto il Centro-Nord
CronacaIn provincia di Massa tre morti travolti dal fango. Un treno è deragliato ad Imperia. In Lombardia sono esondati Seveso e Lambro. Grave situazione in Veneto: martedì scuole chiuse a Vicenza. Nel Veronese gli sfollati potrebbero essere 2.500. VIDEO E FOTO
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Frane e smottamenti, città allagate, fiumi esondati, centinaia di interventi dei vigili del fuoco, migliaia di cittadini sfollati, un treno deragliato e, purtroppo, anche tre morti: la prima, vera, ondata di maltempo, ha messo in ginocchio l'Italia. Riproponendo con urgenza la necessità di una seria politica di prevenzione e messa in sicurezza di un territorio sempre più a rischio.
E non è ancora finita: la perturbazione che ha colpito il centro-nord proseguirà nelle prossime ore, interessando anche le regioni meridionali, dove si sono già registrate difficoltà nei collegamenti con le isole minori. Per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo, attivando le strutture e le autorità locali affinché predispongano i necessari interventi di prevenzione, in modo da evitare che le piogge possano provocare conseguenze alla popolazione.
Massa Carrara: una frana uccide madre e figlio - Il prezzo più alto l'ha pagato la Toscana, con tre vittime in provincia di Massa Carrara. Nera Ricci e suo figlio Mattia, di appena due anni, sono morti dopo che una frana si è abbattuta sulla loro casa a Lavacchio, sul monte Brugiana. I vigili del fuoco li hanno estratti dal fango alle prime luci dell'alba del 1 novembre, abbracciati. Si sono salvati invece il marito della donna, che ha fatto in tempo a uscire di casa prima che l'ondata di detriti la investisse, e un'altra figlia, di 16 anni, che era fuori per una festa. Travolto dal fango anche Aldo Manfredi, di 48 anni: era uscito di casa con il padre a Mirteto, sul monte Candia, per controllare che le barriere che avevano posizionato nel punto in cui la collina era già franata in passato tenessero. Il cadavere dell'uomo è stato estratto dai detriti nel pomeriggio di lunedì, mentre il padre si è salvato proprio perché coperto da una di quelle barriere. "E' un bilancio inaccettabile - dice il presidente della Regione Enrico Rossi - serve un piano nazionale di finanziamenti per la prevenzione".
Il Veneto è in ginocchio- Situazione critica anche in Veneto, dove le province di Verona, Vicenza e Padova sono praticamente sott'acqua. Le piogge incessanti hanno fatto esondare il Bacchiglione a Vicenza, l'Alpone e il Trampigna nel veronese, il Frassine in provincia di Padova. L'acqua ha invaso strade e case, con migliaia di persone costrette a fuggire frettolosamente o a rifugiarsi sui tetti in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco: saranno almeno 2500 le persone che trascorreranno la notte fuori casa. A Caldogno, nel vicentino, si è sfiorata la tragedia: il paese è stato invaso da un metro e mezzo d'acqua e per alcune ore si è tenuto che un uomo, sceso nella cantina di casa, fosse stato portato via dalle acque. Fortunatamente aveva fatto in tempo a rifugiarsi in casa ed è stato messo in salvo dai vigili del fuoco. Le piogge torrenziali hanno anche costretto i gestori a chiudere l'autostrada A4 Milano-Venezia (dove si è registrato anche un incidente mortale a causa del maltempo) tra il capoluogo scaligero e quello berico, perché le carreggiate sono state invase da 60 cm d'acqua. E proprio a Vicenza il Bacchiglione ha invaso il 30 per cento del territorio cittadino, compresi gli scantinati del teatro Olimpico, gioiello del Palladio. Il sindaco Achille Variati ha invitato i cittadini a non utilizzare l'auto e, d'intesa con la Provincia, ha disposto per martedì la chiusura delle scuole di tutto il territorio.
Fiumi esondati - Allagamenti e smottamenti si sono registrati anche in Lombardia - il Seveso e il Lambro sono esondati a Milano mentre il Chiese è uscito dagli argini nel bresciano - in Friuli Venezia Giulia, soprattutto in provincia di Pordenone - la regione ha dichiarato lo stato di emergenza - in Piemonte, dove in un incidente stradale nei pressi di Pinerolo sono morte tre persone. E ancora in Emilia Romagna, dove è scattata l'allerta per i fiumi Enza e Secchia e il Po è cresciuto di 2,5 metri in un solo giorno e nel Lazio nord, tra Cerveteri e la provincia di Viterbo.
Il Seveso e il Lambro da anni provocano periodicamente danni nel capoluogo lombardo. Il 18 settembre scorso l'esondazione del Seveso causò pesanti problemi e costrinse per giorni alla chiusura di alcune fermate della metropolitana.
Disagi e allagamenti anche nel brasciano. L'esondazione del fiume Chiese ha costretto all'evacuazione di 17 famiglie nei comuni di Calvagese, Gavardo e Calcinato.
Allagamenti in Liguria - Colpita pesantemente anche la Liguria, dove è scattata l'allerta per fiumi e torrenti in piena sia in provincia di La Spezia che in quella di Genova. Uno smottamento sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia all'altezza di Bordighera ha invece rischiato di provocare l'ennesima tragedia: il treno è deragliato e della ventina di passeggeri che erano a bordo soltanto tre, oltre ai due macchinisti, sono rimasti feriti in modo lieve.
Forte vento a Palermo - Un forte vento dalla notte imperversa su Palermo. Alberi e cartelloni divelti. Grossi rami, dicono dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, si sono abbattuti su molte strade del capoluogo, con qualche rischio per la circolazione. Interrotti i collegamenti marittimi con Ustica: la Guardia costiera spiega che le raffiche di vento hanno interrotto le corse tra Palermo e l'isola.
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Frane e smottamenti, città allagate, fiumi esondati, centinaia di interventi dei vigili del fuoco, migliaia di cittadini sfollati, un treno deragliato e, purtroppo, anche tre morti: la prima, vera, ondata di maltempo, ha messo in ginocchio l'Italia. Riproponendo con urgenza la necessità di una seria politica di prevenzione e messa in sicurezza di un territorio sempre più a rischio.
E non è ancora finita: la perturbazione che ha colpito il centro-nord proseguirà nelle prossime ore, interessando anche le regioni meridionali, dove si sono già registrate difficoltà nei collegamenti con le isole minori. Per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo, attivando le strutture e le autorità locali affinché predispongano i necessari interventi di prevenzione, in modo da evitare che le piogge possano provocare conseguenze alla popolazione.
Massa Carrara: una frana uccide madre e figlio - Il prezzo più alto l'ha pagato la Toscana, con tre vittime in provincia di Massa Carrara. Nera Ricci e suo figlio Mattia, di appena due anni, sono morti dopo che una frana si è abbattuta sulla loro casa a Lavacchio, sul monte Brugiana. I vigili del fuoco li hanno estratti dal fango alle prime luci dell'alba del 1 novembre, abbracciati. Si sono salvati invece il marito della donna, che ha fatto in tempo a uscire di casa prima che l'ondata di detriti la investisse, e un'altra figlia, di 16 anni, che era fuori per una festa. Travolto dal fango anche Aldo Manfredi, di 48 anni: era uscito di casa con il padre a Mirteto, sul monte Candia, per controllare che le barriere che avevano posizionato nel punto in cui la collina era già franata in passato tenessero. Il cadavere dell'uomo è stato estratto dai detriti nel pomeriggio di lunedì, mentre il padre si è salvato proprio perché coperto da una di quelle barriere. "E' un bilancio inaccettabile - dice il presidente della Regione Enrico Rossi - serve un piano nazionale di finanziamenti per la prevenzione".
Il Veneto è in ginocchio- Situazione critica anche in Veneto, dove le province di Verona, Vicenza e Padova sono praticamente sott'acqua. Le piogge incessanti hanno fatto esondare il Bacchiglione a Vicenza, l'Alpone e il Trampigna nel veronese, il Frassine in provincia di Padova. L'acqua ha invaso strade e case, con migliaia di persone costrette a fuggire frettolosamente o a rifugiarsi sui tetti in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco: saranno almeno 2500 le persone che trascorreranno la notte fuori casa. A Caldogno, nel vicentino, si è sfiorata la tragedia: il paese è stato invaso da un metro e mezzo d'acqua e per alcune ore si è tenuto che un uomo, sceso nella cantina di casa, fosse stato portato via dalle acque. Fortunatamente aveva fatto in tempo a rifugiarsi in casa ed è stato messo in salvo dai vigili del fuoco. Le piogge torrenziali hanno anche costretto i gestori a chiudere l'autostrada A4 Milano-Venezia (dove si è registrato anche un incidente mortale a causa del maltempo) tra il capoluogo scaligero e quello berico, perché le carreggiate sono state invase da 60 cm d'acqua. E proprio a Vicenza il Bacchiglione ha invaso il 30 per cento del territorio cittadino, compresi gli scantinati del teatro Olimpico, gioiello del Palladio. Il sindaco Achille Variati ha invitato i cittadini a non utilizzare l'auto e, d'intesa con la Provincia, ha disposto per martedì la chiusura delle scuole di tutto il territorio.
Fiumi esondati - Allagamenti e smottamenti si sono registrati anche in Lombardia - il Seveso e il Lambro sono esondati a Milano mentre il Chiese è uscito dagli argini nel bresciano - in Friuli Venezia Giulia, soprattutto in provincia di Pordenone - la regione ha dichiarato lo stato di emergenza - in Piemonte, dove in un incidente stradale nei pressi di Pinerolo sono morte tre persone. E ancora in Emilia Romagna, dove è scattata l'allerta per i fiumi Enza e Secchia e il Po è cresciuto di 2,5 metri in un solo giorno e nel Lazio nord, tra Cerveteri e la provincia di Viterbo.
Il Seveso e il Lambro da anni provocano periodicamente danni nel capoluogo lombardo. Il 18 settembre scorso l'esondazione del Seveso causò pesanti problemi e costrinse per giorni alla chiusura di alcune fermate della metropolitana.
Disagi e allagamenti anche nel brasciano. L'esondazione del fiume Chiese ha costretto all'evacuazione di 17 famiglie nei comuni di Calvagese, Gavardo e Calcinato.
Allagamenti in Liguria - Colpita pesantemente anche la Liguria, dove è scattata l'allerta per fiumi e torrenti in piena sia in provincia di La Spezia che in quella di Genova. Uno smottamento sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia all'altezza di Bordighera ha invece rischiato di provocare l'ennesima tragedia: il treno è deragliato e della ventina di passeggeri che erano a bordo soltanto tre, oltre ai due macchinisti, sono rimasti feriti in modo lieve.
Forte vento a Palermo - Un forte vento dalla notte imperversa su Palermo. Alberi e cartelloni divelti. Grossi rami, dicono dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, si sono abbattuti su molte strade del capoluogo, con qualche rischio per la circolazione. Interrotti i collegamenti marittimi con Ustica: la Guardia costiera spiega che le raffiche di vento hanno interrotto le corse tra Palermo e l'isola.
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