La corsa della metropolitana di Milano dopo l'alluvione

Cronaca
Stazione Zara: la porta sfondata dall'acqua che collega i cantieri della linea 5 e la linea Gialla
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Un mese fa un violento nubifragio ha trasformato in fiumi le gallerie della linea 3. Oggi tutto sembra tornato alla normalità, ma il conto dei danni non è ancora concluso. I video esclusivi delle telecamere di sorveglianza

Allagamenti a Milano: tutte le immagini

(In fondo all'articolo i video delle telecamere di sorveglianza)


di Alberto Giuffrè

I treni fermi, le stazioni allagate. Il fiume Seveso che esonda e i milanesi infuriati nella città bloccata. Così si presentava il capoluogo lombardo il 18 settembre 2010 , dopo essere stato investito da un forte nubifragio. Un mese dopo sembrano sparite le tracce degli oltre 150 mila metri cubi di acqua e fango che per dieci giorni hanno paralizzato quattro fermate della metropolitana.
Rimangono le incertezze sui danni. L'Atm, l'azienda dei trasporti municipalizzata non comunica dati, limitandosi ad un laconico "non confermo non smentisco" sulle cifre citate subito dopo l’allagamento da alcune testate giornalistiche: 35 milioni di euro solo per la linea Gialla più altri 35 per la linea 5. Un bilancio provvisorio da 70 milioni di euro confermato invece dall'assessorato ai Lavori Pubblici del Comune.

Certo, anche guardando le testimonianze video è inevitabile chiedersi se sono state prese contromisure per evitare che l'episodio si ripeta, scongiurando anche in futuro pericoli per l’incolumità dei passeggeri e del personale Atm.

LE CASCATE DI ZARA – Sky.it è in grado di pubblicare in esclusiva le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione di Zara, una delle più colpite dal nubifragio.
Le immagini mostrano la fermata proprio nel momento in cui il flusso d'acqua raggiunge il massimo della sua potenza. Sono passate da poco le 22.30 e la circolazione sulla linea Gialla è stata sospesa. Dai cantieri della linea 5 la pioggia si è incanalata fino a raggiungere Zara. Alla pioggia si aggiunge una falla nell'acquedotto. Il risultato è un torrente che scorre sulla banchina fino a riempire come una cascata i binari. Qualche ora dopo, mancano 5 minuti all'1, la situazione è peggiorata. Nei video si vede solo la luce a intermittenza dei tabelloni pubblicitari in tilt che si riflette sull'acqua.

MILANO BLOCCATA - Il giorno dopo parte della città è nel caos . Le navette sostitutive attivate in superficie vengono prese d'assalto e non bastano a trasportare i passeggeri che abitualmente usano il metrò. Alla confusione si aggiunge l'incertezza sui tempi di ripristino del servizio. C'è chi parla di giorni, chi addirittura di tre mesi, come Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione Civile . Il Comune, l'Atm e la Protezione civile si passano la patata bollente fino a quando non arriva un primo segnale: il 22 settembre riapre la fermata della Stazione Centrale. Rimane chiuso il tratto che da lì conduce a Nord e comprende Sondrio, Zara e Maciachini, il capolinea.

I DUBBI SULLA RIAPERTURA -
Il 24 settembre finalmente viene mostrato lo stato di avanzamento dei lavori . Le trenta pompe idrauliche e il lavoro di circa 500 persone hanno ripulito le fermate danneggiate. Si scopre che nella stazione Sondrio l'acqua ha raggiunto da 30 metri sotto terra il mezzanino invadendo ogni cosa. Per vedere ripartire tutti i treni bisogna aspettare il 28 settembre.

Ma come è stato possibile riaprire così in fretta, addirittura in anticipo rispetto ai tempi previsti? "Non esistevano precedenti - fanno sapere dall'Atm - quindi era impossibile fare delle previsioni certe". Quali misure sono state prese? "E' stato chiuso con un muro il collegamento tra linea 3 e linea 5. Così evitiamo che si ripeta un disastro del genere.  Adesso per tornare alla normalità manca solo il ripristino di alcune scale mobili".

Ore 22,40 del 18 settembre: il torrente di acqua e fango si riversa sui binari della stazione Zara

Ore 22,40 del 18 settembre: le quattro telecamere puntate sulle banchine di Zara


Ore 00,55 del 19 settembre: nella stazione di Zara, ormai allagata, si vede solo il riflesso sull'acqua dei cartelloni pubblicitari in tilt




Ore 00,55 del 19 settembre: ancora Zara. Una visione di insieme delle 4 telecamere

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