Il primo cittadino del comune bresciano, al centro delle polemiche per la scuola dove sono affissi i simboli leghisti, scioglie la riunione dopo che i giornalisti presenti si sono rifiutati di uscire dall'aula
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Scuola: tagli, proteste, manifestazioni. TUTTE LE FOTO
La scuola leghista di Adro: guarda le foto
Il consiglio comunale previsto per il 27 settembre è stato rinviato alla sera del 29. E sarà a porte chiuse. Lo ha deciso il sindaco leghista di Adro Oscar Lancini, al centro delle polemiche per la scuola 'Gianfranco Miglio' dove son affissi oltre 700 simboli del Sole delle Alpi.
Durante il consiglio non era prevista la discussione sul polo scolastico e sulla rimozione dei simboli, ma i consiglieri di minoranza avevano deciso di sollevare comunque la questione.
Nell'aula della seduta del Consiglio erano quindi presenti diversi operatori tv e fotografi. Lancini ha intimato loro di uscire ma la troupe della trasmissione Annozero si è rifiutata.
Il primo cittadino quindi ha deciso di non iniziare la seduta e di rinviarla all'indomani, a porte chiuse. "Vista la tensione palpabile, e avendo a che fare con persone poco ragionevoli - ha detto Lancini - non intendo assumermi alcuna responsabilità".
La sua decisione è stata accolta con fischi, applausi e insulti.
Il 28 settembre, contro ordine: il Consiglio è stato di nuovo rinviato alla sera del 29.
Scuola: tagli, proteste, manifestazioni. TUTTE LE FOTO
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Il consiglio comunale previsto per il 27 settembre è stato rinviato alla sera del 29. E sarà a porte chiuse. Lo ha deciso il sindaco leghista di Adro Oscar Lancini, al centro delle polemiche per la scuola 'Gianfranco Miglio' dove son affissi oltre 700 simboli del Sole delle Alpi.
Durante il consiglio non era prevista la discussione sul polo scolastico e sulla rimozione dei simboli, ma i consiglieri di minoranza avevano deciso di sollevare comunque la questione.
Nell'aula della seduta del Consiglio erano quindi presenti diversi operatori tv e fotografi. Lancini ha intimato loro di uscire ma la troupe della trasmissione Annozero si è rifiutata.
Il primo cittadino quindi ha deciso di non iniziare la seduta e di rinviarla all'indomani, a porte chiuse. "Vista la tensione palpabile, e avendo a che fare con persone poco ragionevoli - ha detto Lancini - non intendo assumermi alcuna responsabilità".
La sua decisione è stata accolta con fischi, applausi e insulti.
Il 28 settembre, contro ordine: il Consiglio è stato di nuovo rinviato alla sera del 29.