Il ministro della Salute difende il sistema sanitario nazionale: "Siamo uno dei paesi più sicuri al mondo". Guarda il video
Il sistema della sanità italiana "è buono" e non è malato, all'origine dei recenti casi di malasanità - da Messina a Padova - "ci sono stati errori umani o inadeguatezze professionali da parte dei medici". Ad assicurarlo è il ministro della Salute Ferruccio Fazio che ha precisato: "Il sistema italiano non fa acqua: abbiamo una buona sanità e un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista britannica 'Lancet' dimostra che siamo uno dei paesi, se non il paese più sicuro al mondo dal punto di vista del parto, con una delle più basse mortalità materne".
Nei recenti episodi di malasanità, ha spiegato il ministro, "ci sono state delle inadeguatezze organizzative e non sono state seguite le linee guida". Allora, si è chiesto Fazio, "Cosa può fare il ministero in queste situazioni?". La risposta: "Continuiamo con la nostra azione". E ancora, il ministro ha tenuto a precisare che "nessuno dei recenti episodi è stato direttamente conseguente a un problema di eccesso di parti cesarei", che però - ha sottolineato - è un problema che dobbiamo risolvere. Noi mandiamo periodicamente delle indicazioni alle Regioni, stiamo verificando la situazione delle linee guida e andremo nelle commissioni sanitarie delle regioni per assicurarci che ci siano controlli anche sulle linee guida e sulle procedure da seguire". E ha concluso ribadendo che "se ci sono medici che prendono sottogamba le proprie responsabilità, questi medici vanno puniti".
Nei recenti episodi di malasanità, ha spiegato il ministro, "ci sono state delle inadeguatezze organizzative e non sono state seguite le linee guida". Allora, si è chiesto Fazio, "Cosa può fare il ministero in queste situazioni?". La risposta: "Continuiamo con la nostra azione". E ancora, il ministro ha tenuto a precisare che "nessuno dei recenti episodi è stato direttamente conseguente a un problema di eccesso di parti cesarei", che però - ha sottolineato - è un problema che dobbiamo risolvere. Noi mandiamo periodicamente delle indicazioni alle Regioni, stiamo verificando la situazione delle linee guida e andremo nelle commissioni sanitarie delle regioni per assicurarci che ci siano controlli anche sulle linee guida e sulle procedure da seguire". E ha concluso ribadendo che "se ci sono medici che prendono sottogamba le proprie responsabilità, questi medici vanno puniti".