Sentito in Procura Vincenzo Benedetto, indagato col collega Antonio De Vivo per la vicenda della presunta lite avvenuta in sala parto. "Non c'è stato nessuno scontro fisico - dice ai microfoni di SkyTG24 - il Policlinico non merita questo trattamento"
Degrado e incuria nel reparto del Policlinico: IL VIDEO
"Non si è perso tempo, tutto quello che si dice non è vero. Non c’è mai stato lo scontro fisico tra me e il dottor De Vivo, e comunque nessuna lite è avvenuta in sala parto". Si difende il dottore Vincenzo Benedetto, ginecologo del policlinico di Messina indagato per lesioni colpose insieme al collega Antonio De Vivo, e oggi ha chiesto di essere ascoltato in Procura per fornire la sua versione dei fatti in un interrogatorio durato più di un'ora.
"Sono profondamente dispiaciuto - dice ancora De Vivo - per quanto è accaduto e per l'immagine del Policlinico che non merita questo trattamento".
Un pool di esperti dovrà chiarire se la lite ha comportato ritardi nel soccorrere la donna, cui in seguito alle complicazioni durante il parto è stato asportato l'utero, mentre il neonato ha subito danni cerebrali.
In attesa della verità, resta la disperazione di Laura Salpietro: agli inquirenti ha raccontato che la sua gravidanza era stata "splendida" e che non aveva avuto mai alcun tipo di problema.
Intanto altre sette persone sono indagate per un altro caso di malasanità che sarebbe avvenuto nell'ospedale a giugno. Durante l'ispezione dei Nas per verificare le condzioni igienico sanitarie della struttura, una donna ha raccontato di non essere stata assistita quando doveva eseguire un aborto terapeutico e di aver espulso il feto da sola nel bagno della sua camera. Versione smentita da fonti sanitarie e che gli inquirenti dovranno verificare.
E proprio in relazione a questa vicenda il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha deciso di inviare gli ispettori nella struttura. Il ministro, si legge in una nota, "in relazione ai fatti riportati da organi di informazione relativi ad un aborto avvenuto nel bagno del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Messina, ha disposto, di concerto con l'assessore Massimo Russo, l'invio degli ispettori al fine di verificare l'appropriatezza delle procedure effettuate e la corretta gestione dell'emergenza".
"Non si è perso tempo, tutto quello che si dice non è vero. Non c’è mai stato lo scontro fisico tra me e il dottor De Vivo, e comunque nessuna lite è avvenuta in sala parto". Si difende il dottore Vincenzo Benedetto, ginecologo del policlinico di Messina indagato per lesioni colpose insieme al collega Antonio De Vivo, e oggi ha chiesto di essere ascoltato in Procura per fornire la sua versione dei fatti in un interrogatorio durato più di un'ora.
"Sono profondamente dispiaciuto - dice ancora De Vivo - per quanto è accaduto e per l'immagine del Policlinico che non merita questo trattamento".
Un pool di esperti dovrà chiarire se la lite ha comportato ritardi nel soccorrere la donna, cui in seguito alle complicazioni durante il parto è stato asportato l'utero, mentre il neonato ha subito danni cerebrali.
In attesa della verità, resta la disperazione di Laura Salpietro: agli inquirenti ha raccontato che la sua gravidanza era stata "splendida" e che non aveva avuto mai alcun tipo di problema.
Intanto altre sette persone sono indagate per un altro caso di malasanità che sarebbe avvenuto nell'ospedale a giugno. Durante l'ispezione dei Nas per verificare le condzioni igienico sanitarie della struttura, una donna ha raccontato di non essere stata assistita quando doveva eseguire un aborto terapeutico e di aver espulso il feto da sola nel bagno della sua camera. Versione smentita da fonti sanitarie e che gli inquirenti dovranno verificare.
E proprio in relazione a questa vicenda il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha deciso di inviare gli ispettori nella struttura. Il ministro, si legge in una nota, "in relazione ai fatti riportati da organi di informazione relativi ad un aborto avvenuto nel bagno del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Messina, ha disposto, di concerto con l'assessore Massimo Russo, l'invio degli ispettori al fine di verificare l'appropriatezza delle procedure effettuate e la corretta gestione dell'emergenza".