Abbattere Tor Bella Monaca? "Una pazzia demagogica"

Cronaca
Un'immagine del quartiere romano di Tor Bella Monaca
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Il responsabile del Comitato di quartiere risponde ad Alemanno: "Non viviamo in case fatiscenti e la zona ha molti pregi. Forse qualcuno vuole mandarci via e costruire villini"


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"È una pazzia, una pazzia demagogica e basta. Il sindaco venga a vedere, gli stati di fatiscenza non esistono: solo, in qualche caso, c'è il problema dei tetti, perché dopo 25 anni che non vengono toccati si sono rotti. Ma per il resto gli stabili sono ben conservati, il resto va bene". Ad affermarlo è il responsabile del Comitato di quartiere "Nuova Tor Bella Monaca" Vincenzo Pampinella, commentando la proposta del sindaco di Roma Gianni Alemanno di abbattere il quartiere e ricostruirlo.

"E poi - prosegue - dove pensa di spostare 40 mila persone? A Frosinone? A Fiumicino? Dei politici, di destra e di sinistra non c'è più tanto da fidarsi. Noi siamo stati abbandonati da entrambi gli schieramenti. Questa è una città, e non un quartiere, e deve essere governata. Si vedono i disabili in mezzo alla strada, per esempio, perché le macchine occupano i marciapiedi, e non si vede mai un vigile a fare le multe?".

La zona, secondo il rappresentante del Comitato, ha tanti punti a suo favore: "Abbiamo larghi spazi, strade larghe, il liceo Amaldi che ha un altissimo livello di profitto, c'è un teatro, una chiesa bellissima, uno dei Municipi più belli di Roma. Questo quartiere - sottolinea Pampinella - non è abusivo, ma è nato con una precisa progettazione. Non si può pensare di buttarlo giù. Piuttosto si pensi a mettere nel bilancio la manutenzione straordinaria dei tetti". In controluce, il responsabile del Comitato vede però "un obiettivo a lunga gittata: l'Università di Tor Vergata preme per avere appartamenti, c'è la metro. Forse pensano che la gente che vive qui non deve stare in un quartiere che potrebbe diventare residenziale. E quindi, buttiamo fuori la gente e costruiamo villini. Dei politici - conclude - non ci fidiamo più".

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