Un assicuratore romano di 30 anni è stato fermato con l'accusa di aver ammazzato il suo datore di lavoro al culmine di un violento litigio. L'uomo pensava di perdere il proprio posto di lavoro
Un assicuratore romano di 30 anni è stato fermato nella capitale con l'accusa di aver ucciso il suo datore di lavoro al culmine di un violento litigio. Secondo quanto appreso il cadavere dell'agente, 60 anni, sarebbe stato trovato a Leonessa, in provincia di Rieti.
L'assassino e il suo agente si erano incontrati, il 23 luglio, per concludere un affare. Poi ne sarebbe nato un diverbio e il 30enne, temendo di perdere il posto di lavoro, avrebbe colpito più volte, con una mazza da baseball, l'agente alla testa. Successivamente avrebbe trascinato il cadavere in una scarpata, coprendolo con delle foglie. L'uomo ha confessato alla polizia ed è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
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L'assassino e il suo agente si erano incontrati, il 23 luglio, per concludere un affare. Poi ne sarebbe nato un diverbio e il 30enne, temendo di perdere il posto di lavoro, avrebbe colpito più volte, con una mazza da baseball, l'agente alla testa. Successivamente avrebbe trascinato il cadavere in una scarpata, coprendolo con delle foglie. L'uomo ha confessato alla polizia ed è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
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