A Palermo marciano le "agende rosse"

Cronaca
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Meno di un centinaio di persone alla manifestazione organizzata alla vigilia dell'anniversario della strage di via D'Amelio. Il fratello di Borsellino: "Prossimi a una svolta nelle indagini". Oggi il corteo commemorativo dell'eccidio

Meno di un centinaio di persone ha partecipato al corteo organizzato, alla vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio, dal «Popolo delle Agende Rosse». Si tratta del movimento che fa capo a Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato insieme alla scorta 18 anni fa. La manifestazione è partita da via D’Amelio per raggiungere il castello Utveggio, luogo che, secondo una tesi investigativa, avrebbe ospitato la sede del Sisde e da cui sarebbe partito l’ordine di far esplodere l’autobomba usata nella strage.

I partecipanti hanno marciato, sollevando un'agenda rossa in memoria del diario del giudice Paolo Borsellino, misteriosamente scomparso dopo l’eccidio e diventato simbolo della verità negata sulla strage di via D’Amelio. Nell’agenda il giudice potrebbe avere appuntato, secondo gli inquirenti, idee e riflessioni importanti sulla strage di Capaci, in cui venne ucciso il giudice Giovanni Falcone, e sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia.

Nonostante il flop della manifestazione - che ha indotto il presidente distrettuale dell'Anm Nino Di Matteo a parlare di "effetto di un ritorno all'indifferenza del passato" - Salvatore Borsellino non s'è mostrato affatto scoraggiato. Ai nostri microfoni il fratello del giudice ha dichiarato: "Siamo prossimi a una svolta nelle indagini sulla strage di via D'Amelio e ora, più che mai,  dobbiamo stare attenti che le porte blindate, che ancora ci separano  dalla verità, non ci vengano chiuse in faccia per l'ennesima volta".

C'è grande attesa, intanto, per il tradizionale corteo commemorativo, che alle 17.30 del 19 luglio partirà da via Mariano D'Amelio. I partecipanti faranno anche tappa in viale della Libertà, dove sono state risistemate le statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dopo gli atti di vandalismo dello scorso venerdì.


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