Inchiesta appalti, Balducci e De Santis ai domiciliari

Cronaca
Angelo Balducci
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Dopo cinque mesi in carcere, tornano a casa due dei principali protagonisti della cosiddetta “cricca” degli appalti. Intanto spuntano novità sull’inchiesta: i lavori della casa di Scajola sarebbero stati pagati con i soldi del Sisde

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Dopo cinque mesi in carcere, il primo a Prato il secondo a Sollicciano, tornano a casa, pur restando detenuti, Angelo Balducci, ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, e Fabio De Santis, già provveditore alle Opere pubbliche della Toscana, due dei principali artefici della cosiddetta "cricca" che avrebbe gestito illecitamente appalti pubblici. A concedere gli arresti domiciliari ai due manager dei lavori pubblici, sotto inchiesta a Roma per le irregolarità che avrebbero caratterizzato la costruzione della scuola dei Marescialli di Firenze, è stato il tribunale del riesame presieduto da Giuseppe D'Arma. Il collegio, in sostanza, ha ritenuto che non sussistano più le esigenze di custodia cautelare in carcere per i due indagati ritenendo più adeguata la misura della custodia presso il domicilio.

Ma intanto emergono anche altre novità per quanto riguarda l'inchiesta della procura di Perugia. I lavori nell'abitazione di fronte al Colosseo dell'ex ministro Claudio Scajola sarebbero stati pagati “gonfiando” l'appalto per la ristrutturazione della caserma del Sisde, l'allora servizio segreto civile, nei pressi di piazza Zama a Roma. E' l'ultima novità che emerge dall'inchiesta della procura di Perugia che indaga sulla “cricca” degli appalti.

Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, le verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza avrebbero consentito di accertare che in questo modo sarebbero stati pagati non solo i lavori di ristrutturazione veri e propri ma anche quelli di piccola manutenzione. La “prova'”che le ristrutturazioni sarebbero state pagate gonfiando quell'appalto, sarebbe stata fornita nel corso di alcuni interrogatori di soggetti che hanno lavorato per le ditte che si sono occupate dell'appalto alla caserma Zignani.

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