Fallimento Agile-Eutelia, otto arresti

Cronaca
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Il gip: Una "regia unica" per svuotare la società, portarla al fallimento e lasciare con nulla in mano, i quasi 2000 dipendenti, licenziati nei mesi scorsi. Un crac di oltre 11 milioni di euro. In fuga l'"imprenditore con il coltello”

Otto persone sono state arrestate per il fallimento del call center Agile-Eutelia, un crac di oltre 11 milioni di euro. In carcere, su disposizione dei magistrati di Roma, è finito anche l’imprenditore Antonangelo Liori, ex direttore del quotidiano L’Unione Sarda, accusato di bancarotta fraudolenta. Liori - riferiscono oggi alcuni quotidiani - è accusato con gli altri sette indagati di aver portato al fallimento la società Agile (ex Eutelia) attraverso operazioni finanziarie tramite il Gruppo Omega.

Secondo la Guardia di Finanza, che ha condotto le indagini, una serie di società, definite "scatole cinesi", avrebbero rilevato aziende in grave crisi operanti nel settore delle telecomunicazioni, logistica e immobiliare, per poi lucrare crediti (commesse) e scaricare i debiti su altre società avviate verso il fallimento. Le principali vittime oltre allo Stato, hanno spiegato le Fiamme Gialle coordinate dal Nucleo di polizia tributaria di Milano, anche i dipendenti. Liori è stato fermato nella sua abitazione cagliaritana mentre le misure restrittive richieste dai magistrati di Roma (Cascini, Ielo e Loy) sono state accolte dal Gip ed eseguite dai finanzieri in diverse città italiane. Il presidente e amministratore di Omega e Agile, Pio Piccini, e il dirigente di Agile e tesoriere del gruppo Omega, Marco Fenu, sono stati arrestati a Terni; a Siena fermato il presidente del Cda Eutelia Leonardo Pizzicchi; l’amministratore di Agile Claudio Marcello Massa a Milano; il procuratore di Agile Salvatore Cammalleri a Torino; ad Arezzo il consigliere di amministrazione di Eutelia Isacco Landi. Ricercato, invece, il presidente e amministratore di Eutelia Samuele Landi.

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