Mediatrade: la procura manda gli atti alla Consulta

Cronaca
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Il gup si rivolge alla Corte Costituzionale sulla legge del legittimo impedimento che permette ala presidente del Consiglio di chiedere un rinvio di sei mesi

Il gup di Milano, Marina  Zelante, ha deciso di inviare gli atti del procedimento Mediatrade,  l'ultimo dei capitoli di indagine sui diritti Tv, alla Corte costituzionale eccependo la legge sul legittimo impedimento che consente al presidente del Consiglio e ai ministri, così come alle alte cariche dlelo Stato, di chiedere un rinvio dei procedimenti in  corso a loro carico di 6 mesi..

Nel decidere di mandare gli atti del procedimento Mediatrade alla consulta, il Gup, Marina Zelante ha sottolineato la necessità, a suo avviso, di adoperare una legge costituzionale per stabilire nuove prerogative per i membri del Governo. La legge sul legittimo impedimento prevede la possibilità per il presidente del Consiglio di chiedere la sospensione del procedimento in cui è coinvolto per 3 volte (massimo 6 mesi per volta). Inoltre, il giudice ha spiegato, in un'altra ordinanza, di aver deciso la sospensione per tutti gli imputati, e non solo per Silvio Berlusconi, perché "in questo caso ci sono vincoli probatori tali da rendere più utile la riunione delle posizione degli imputati per esigenze di economia processuale".

"E' una decisione che appare al di fuori dai principi della Consulta sulla leale collaborazione". E' il commento dell'avvocato Niccolò Ghedini che insieme al collega Piero Longo difende Silvio Berlusconi e il figlio Pier Silvio, imputati a Milano con altre dieci persone all'udienza preliminare per la vicenda Mediatrade. Ghedini ha voluto sottolineare che "indipendentemente dal non condividere l'ordinanza, il giudice si è dimenticato di valutare l'impedimento odierno, che era pacificamente legittimo, e che la difesa aveva offerto una data ravvicinata", in merito alla disponibilità del premier ad essere in aula. Ghedini ha inoltre sottolineato che oggi all'udienza al giudice era anche stato offerto "di articolare un adeguato calendario dopo la sospensione dei termini feriali. Da parte nostra quindi - ha proseguito - c'era la massima disponibilità a fare il processo".

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