Inchiesta G8, restano in carcere De Santis e Balducci

Cronaca
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La decisione del Riesame di Firenzei. I giudici hanno poi rinviato il processo in attesa di conoscere le motivazioni con cui la Cassazione ha suggerito il trasferimento a Roma del procedimento

INCHIESTA APPALTI: L'ABUM FOTOGRAFICO

Il Tribunale del Riesame di Firenze ha stabilito che Fabio De Santis e Angelo Balducci restino in carcere, respingendo l'istanza di scarcerazione avanzata dalle difese dei due imputati per l'appalto della scuola dei Marescialli, il filone fiorentino dell'indagine sui grandi eventi. L'ordinanza del Riesame è stata depositata questa mattina ed è stata letta dal presidente del collegio giudicante, Emma Boncompagni, all'apertura della seconda udienza del processo con rito immediato in corso a Firenze, a carico dell'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, dell'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, e dell'avvocato Guido Cerruti.

Il presidente del collegio ha poi sospeso l'udienza per consentire alle parti, pm e avvocati, di aver distribuita e poi leggere l'ordinanza del tribunale del riesame che conferma la carcerazione per Balducci e De Santis. Nell'udienza di oggi è presente in aula De Santis, ma non Balducci e Cerruti. Presente anche il procuratore della Repubblica Giuseppe Quattrocchi con i sostituti Luca Turco e Giuseppina Mione.

Il collegio della prima sezione del tribunale di Firenze ha poi stabilito il rinvio del processo per corruzione sull'appalto per la Scuola Marescialli dei carabinieri e si è riservata di decidere dopo aver acquisito le motivazioni con cui il 10 giugno scorso la Cassazione ha suggerito il trasferimento a Roma del procedimento. 

Ieri, nell’ambito dell’inchiesta sui grandi appalti, è stato ascoltato davanti ai pubblici ministeri di Perugia Guido Bertolaso. Nell’interrogatorio, il Capo della Protezione Civile ha detto che l’appartamento di via Giulia (Roma) gli è stato messo a disposizione dal cardinale Sepe, a capo della Propaganda Fide.
E in seguito alla bufera che ha investito Propaganda Fide e il suo patrimonio immobiliare, secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, il Papa e il cardinale Tarcisio Bertone avrebbero chiesto maggiori controlli sulle case del Vaticano. Il quotidiano riporta anche la notizia di cambi nella gestione della congregazione Propaganda Fide.

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