E’ prevista per venerdì in piazza Duomo la protesta organizzata da Retescuola contro i provvedimenti del ministro dell’Istruzione Gelmini e contro la manovra di Tremonti. Mentre ad Assisi il sindaco minaccia di incatenarsi…
VAI ALLO SPECIALE SCUOLA
Blocco degli scrutini, scioperi, manifestazioni: gli utenti del sistema scuola (genitori, insegnanti, studenti) manifestano da tempo contro i tagli del Governo. Perfino don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, oggi ha lanciato un appello al Ministro Gelmini in occasione della consegna del premio Regaliamoci, concorso per studenti dedicato alla Costituzione: "La scuola deve essere sostenuta e incoraggiata", ha detto, “per sconfiggere un grave peccato: il sapere di seconda mano".
Mentre gli scioperi indetti dai sindacati sono già stati annunciati con un calendario articolato (e, purtroppo, poco unitario), fioriscono le forme di protesta curiose e pacifiche per attrarre l'attenzione sul problema che colpisce ancora una volta le fasce più deboli, quelle della scuola pubblica: Retescuole, network di resistenza in difesa della scuola pubblica, ha organizzato un flash mob (un gruppo di persone si riunisce improvvisamente, realizza un’azione insolita e si scioglie) per venerdì 11 giugno in piazza Duomo a Milano.
Sempre per venerdì, il sindaco di Assisi Claudio Ricci, in accordo con il consiglio comunale, ha annunciato un’altra iniziativa, questa volta in difesa della facoltà di Economia del Turismo della città minacciata dal piano di razionalizzazione degli atenei previsto dal Ministero: si incatenerà prima davanti all'università di Perugia e poi a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, a Palazzo Chigi e a Montecitorio.
Blocco degli scrutini, scioperi, manifestazioni: gli utenti del sistema scuola (genitori, insegnanti, studenti) manifestano da tempo contro i tagli del Governo. Perfino don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, oggi ha lanciato un appello al Ministro Gelmini in occasione della consegna del premio Regaliamoci, concorso per studenti dedicato alla Costituzione: "La scuola deve essere sostenuta e incoraggiata", ha detto, “per sconfiggere un grave peccato: il sapere di seconda mano".
Mentre gli scioperi indetti dai sindacati sono già stati annunciati con un calendario articolato (e, purtroppo, poco unitario), fioriscono le forme di protesta curiose e pacifiche per attrarre l'attenzione sul problema che colpisce ancora una volta le fasce più deboli, quelle della scuola pubblica: Retescuole, network di resistenza in difesa della scuola pubblica, ha organizzato un flash mob (un gruppo di persone si riunisce improvvisamente, realizza un’azione insolita e si scioglie) per venerdì 11 giugno in piazza Duomo a Milano.
Sempre per venerdì, il sindaco di Assisi Claudio Ricci, in accordo con il consiglio comunale, ha annunciato un’altra iniziativa, questa volta in difesa della facoltà di Economia del Turismo della città minacciata dal piano di razionalizzazione degli atenei previsto dal Ministero: si incatenerà prima davanti all'università di Perugia e poi a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, a Palazzo Chigi e a Montecitorio.