Pedofilia, scoperto sul web gruppo di "orchi"

Cronaca
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Amavano i cani ma solo per finta. In realtà lo spazio utilizzato da centinaia di utenti da tutto il mondo, aperto su un noto social network americano, serviva per lo scambio di foto e video pedopornografici. A denunciarlo l'Associazione Meter

Amavano i cani ma solo per finta. In realtà lo spazio,utilizzato da centinaia di utenti da tutto il mondo, anche italiani, aperto su un noto social network americano, serviva per lo scambio di foto e video pedopornografiche.

"E tutto questo accade malgrado quel network, prima ad accesso libero, abbia introdotto l'obbligo di registrarsi. Esigiamo una spiegazione", dice don Fortunato Di Noto, il sacerdote e fondatore dell'Associazione Meter che ricorda: "Su questo social network, che è uno dei più famosi, abbiamo fatto segnalazioni alla Polizia Postale italiana che con il Comitato di Sicurezza Americana in un anno sono stati chiusi 100 comunità e circa 20.000 utenti/profili su 584, ma questo non ha fermato i pedofili. Che, ripeto, continuano a servirsi di questo network e a diffondere centinaia di miglia di foto e video". Continua don Di Noto: "Faccio anche presente questo, e cioè che nonostante le denunce e quant'altro, nonostante i contatti anche con polizie estere, non siamo riusciti a ottenere più della semplice chiusura con oscuramento dei profili. Ma questo non basta più: bisogna fare un passo avanti e questo passo avanti è uno e uno solo: individuare le vittime e i pedofili e gli stupratori, che ormai si mostrano a viso aperto perché evidentemente si sono convinti del fatto che ormai nessuno le perseguiterà. Ed è questo il messaggio sbagliato che ad ogni costo dobbiamo impedire di far filtrare", conclude.

L'emergenza pedofilia non è finita, anzi, il fenomeno ha assunto proporzioni stratificate, trasversali e in mani alla pedo-criminalità. Non è solo scambio e detenzione di materiale, ma soprattutto "produzione" con bambini piccolissimi che fa girare un ammontare di affari pari a 13 miliardi di euro l'anno.

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