Una cinquantina di persone hanno effettuato un blitz nel centro del capoluogo campano, bruciando cassoni dell’immondizia, distruggendo autobus di linea e terrorizzando i passanti. Un arresto. Sul caso indaga la Digos. GUARDA IL VIDEO
Raid mirati, veloci, nel pieno centro della città. Cassonetti incendiati, cinque autobus distrutti. Soprattutto la paura, tra la gente, tra bimbi, anziani che si sono trovati in balia di una cinquantina di persone, alcuni dei quali incappucciati, animati solo dalla furia e dalla violenza. Pomeriggio di guerriglia urbana a Napoli dove i disoccupati organizzati sono tornati ad agire. Uno di loro è stato arrestato. La Digos ora indaga.
E' accaduto tutto a via Foria, nel pieno del pomeriggio. Il racconto dei testimoni è preciso e descrive attimi di puro terrore. Stefano, autista dell'autobus numero 201, in tre mesi ha subito già due raid. "Ci siamo abituati", esordisce. Poi, racconta. "Li abbiamo visti sbucare, in circa cinquanta da vico Colonne - racconta - hanno catapultato e incendiato i cassonetti, poi hanno iniziato a distruggere i nostri mezzi. Con delle pinze hanno tagliato le camere d'aria delle ruote, e con martelletti e punte di trapano hanno rotto i vetri. Il bus era affollatissimo e i passeggeri hanno iniziato a urlare. A bordo c'era anche una donna con un bimbo di soli pochi mesi. Appena mi sono reso conto di quello che stava accadendo, ho aperto le porte e ho fatto scendere tutti"
E' accaduto tutto a via Foria, nel pieno del pomeriggio. Il racconto dei testimoni è preciso e descrive attimi di puro terrore. Stefano, autista dell'autobus numero 201, in tre mesi ha subito già due raid. "Ci siamo abituati", esordisce. Poi, racconta. "Li abbiamo visti sbucare, in circa cinquanta da vico Colonne - racconta - hanno catapultato e incendiato i cassonetti, poi hanno iniziato a distruggere i nostri mezzi. Con delle pinze hanno tagliato le camere d'aria delle ruote, e con martelletti e punte di trapano hanno rotto i vetri. Il bus era affollatissimo e i passeggeri hanno iniziato a urlare. A bordo c'era anche una donna con un bimbo di soli pochi mesi. Appena mi sono reso conto di quello che stava accadendo, ho aperto le porte e ho fatto scendere tutti"