Troppi accessi per registrarsi al nuovo servizio ed ottenere la casella. Sulla pagina compare un messaggio: "È stato raggiunto il numero massimo di connessioni. Riprovare più tardi. Grazie". In tanti si lamentano sul web. Da ieri già 400 mila contatti
È nato per smaltire le code alla posta, ma ha già creato un ingorgo sul web. “Il servizio Pec (posta elettronica certificata) renderà sempre più veloce e comodo il dialogo con le istituzioni e semplificherà le procedure”, si legge nel comunicato di presentazione. Ma già da lunedì 26 aprile, poche ore dopo l’inaugurazione in grande stile del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, il sito è andato in tilt. Navigando su postacertificata.gov.it e cliccando su Richiedi ora la tua casella, il messaggio che appare è questo: “È stato raggiunto il numero massimo di connessioni. Riprovare più tardi. Grazie”. I più fortunati riescono ad arrivare al passaggio successivo ma, dopo aver inserito i dati per la registrazione, ancora uno stop: “Si è verificato un errore di sistema. Riprova più tardi”.
Tutta colpa dell’elevato numero di accessi. E in molti si lamentano in rete. Ad esempio sulla pagina Facebook del ministro Brunetta. “Un servizio destinato a milioni di accessi che si intasa per due giorni”, scrive Laura. “Ministro ottima idea ma non mi faccia gridare alla solita cosa all'italiana fatta a metà: non funziona (raggiunto numero massimo connessioni), aggiungete server!”, digita Riccardo.
“Non siamo noi i gestori del servizio – sottolineano dall’ufficio stampa del ministero della P.a. – ma abbiamo chiesto a Telecom e Poste, vincitori dell’appalto, di potenziare il sistema”. Le due società, in una nota congiunta, spiegano che “l’elevato numeri di accessi contemporanei al sito ha determinato qualche rallentamento delle fasi di registrazione”. Presto, assicurano, tutto tornerà “alla normalità”. “Stiamo incrementando il sistema per soddisfare le richieste di tutti – dicono dall’ufficio stampa di Poste italiane –. Ci aspettavamo tanti contatti ma non un flusso così massiccio”.
Secondo i dati forniti da Telecom e Poste sarebbero 16 mila i cittadini che sono riusciti a completare la registrazione per avere la casella di posta certificata. I contatti al portale sono stati oltre 400 mila. Preso d’assalto il call center. Gli italiani, a giudicare da questi numeri, sembrano apprezzare il servizio. Ora tocca a Pec e ai suoi gestori non deludere le aspettative.
Tutta colpa dell’elevato numero di accessi. E in molti si lamentano in rete. Ad esempio sulla pagina Facebook del ministro Brunetta. “Un servizio destinato a milioni di accessi che si intasa per due giorni”, scrive Laura. “Ministro ottima idea ma non mi faccia gridare alla solita cosa all'italiana fatta a metà: non funziona (raggiunto numero massimo connessioni), aggiungete server!”, digita Riccardo.
“Non siamo noi i gestori del servizio – sottolineano dall’ufficio stampa del ministero della P.a. – ma abbiamo chiesto a Telecom e Poste, vincitori dell’appalto, di potenziare il sistema”. Le due società, in una nota congiunta, spiegano che “l’elevato numeri di accessi contemporanei al sito ha determinato qualche rallentamento delle fasi di registrazione”. Presto, assicurano, tutto tornerà “alla normalità”. “Stiamo incrementando il sistema per soddisfare le richieste di tutti – dicono dall’ufficio stampa di Poste italiane –. Ci aspettavamo tanti contatti ma non un flusso così massiccio”.
Secondo i dati forniti da Telecom e Poste sarebbero 16 mila i cittadini che sono riusciti a completare la registrazione per avere la casella di posta certificata. I contatti al portale sono stati oltre 400 mila. Preso d’assalto il call center. Gli italiani, a giudicare da questi numeri, sembrano apprezzare il servizio. Ora tocca a Pec e ai suoi gestori non deludere le aspettative.