Processo Mills, pm: no a rinvio dell'udienza per il Cdm

Cronaca
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Il pm De Pasquale: “Non prevede provvedimenti di particolare rilevanza e urgenza”. La difesa di Berlusconi ha chiesto invece l'applicazione della legge sul legittimo impedimento. Ora decideranno i giudici

Al processo sul caso Mills, i magistrati puntano i piedi. Il pm Fabio De Pasquale ha chiesto ai giudici di rigettare la richiesta dei difensori di Silvio Berlusconi di rinviare l’udienza a causa della concomitanza con la riunione del Consiglio dei ministri di oggi. Il pm ha spiegato che non sussistono i caratteri della necessità e dell’urgenza. Al processo in cui Berlusconi è imputato di aver corrotto il testimone David Mills, il magistrato ha ricordato che l’udienza di oggi era stata concordata e che il consiglio dei ministri è stato fissato successivamente per decisione dello stesso imputato.

I legali di Berlusconi Niccolò Ghedini e Piero Longo negano che l’udienza fosse stata concordata. Durante la discussione tra le parti, si è accennato anche alla legge sul legittimo impedimento di recente promulgata da Napolitano ma il problema sarà affrontato eventualmente dopo.

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