Incidente Enel, primi indagati per omicidio colposo

Cronaca
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Dopo che sabato scorso un operaio ha perso la vita e altri tre sono rimasti feriti la procura di Civitavecchia indaga per omicidio colposo. Intanto il sindaco annuncia la chiusura della centrale : “Tre morti in tre anni, sono troppi”

La procura di Civitavecchia, dopo l'incidente alla centrale Enel che sabato è costata la vita a un lavoratore e il ferimento ad altre tre, ha iscritto le prime persone nel registro degli indagati. Tra di loro  anche dirigenti della Centrale Enel di Torre Valdaliga. Stando a quanto si apprende, l'iscrizione è un atto dovuto in quanto la magistratura ora deve accertare se ci sono responsabilità penali e chi debba risponderne.

Intanto il sindaco della città laziale, Giovanni Moscherini, ha annunciato, in accordo con il presidente della provincia di Viterbo e della provincia di Roma, "la chiusura della produzione della centrale Enel di Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto accaduto". Il primo cittadino ha annunciato che per questo farà domani un decreto sindacale di chiusura perché "tre morti in tre anni sono troppi". Il sindaco lo ha detto davanti agli operai della centrale riuniti in consiglio comunale.

Durante la mattinata  il primo cittadino si era recato all’ospedale della cittadina laziale per accertarsi delle condizioni degli operai rimasti feriti nell’incidente, dichiarando all’uscita che sarà dimesso oggi uno dei tre feriti.

Moscherini ha riferito di aver parlato con il primario, ha detto che un altro operaio sarà dimesso domani mentre il terzo, che ha gli occhi bendati, rimarrà ancora sotto osservazione in ospedale, ma che è scongiurato il rischio cecità che si era temuto in un primo momento.

Poco prima anche la neo eletta presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, all'uscita dall'abitazione dei genitori dell'operaio morto aveva dichiarato: "Non devono più accadere tragedie come quella in cui ha perso la vita Sergio Capitani"."Metterò tutta la mia esperienza sindacale - ha aggiunto la Polverini - per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Regione può e deve fare molto di più, non solo aumentando le ispezioni nei cantieri ma anche attraverso la formazione e la informazione nei confronti delle aziende e degli operai".

La Polverini ha concluso dicendo che metterà tutto il suo impegno e quello di coloro che lavoreranno con lei per impedire il ripetersi di tragedie nei cantieri.

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