Il cadavere di una donna, di cui ancora non si conosce il nome, è stato avvistato in acqua nei pressi di Laglio, vicino alla villa di George Clooney. Una profonda ferita al collo lascia ipotizzare che si tratti di un omicidio. Oggi l'autopsia
Il cadavere di una donna, di età apparente tra i 25 e i 30 anni, è stato ripescato ieri pomeriggio in una piccola spiaggia nei pressi del municipio di Laglio, a poche centinaia di metri dalla Villa di George Clooney. Il corpo - che presenta una vasta ferita alla gola - dovrebbe essere rimasto in acqua almeno da un giorno, e sarebbe finito nel lago, o in uno dei suoi affluenti, in un punto imprecisato, ma verosimilmente molto più a nord: negli ultimi due giorni, infatti, sul Lario è spirato un forte vento in direzione sud che ha mosso parecchio la superficie del lago. Il corpo, sul quale oggi verrà eseguita l’autopsia, è stato notato dalla riva ed è stato. La donna indossava solo degli slip neri e una maglietta.
Sulle cause della morte della donna sembrano esserci pochi dubbi. In base all'esame esterno sul cadavere effettuato all'ospedale di Como su disposizione della Procura, la profonda ferita al collo, da parte a parte, è stata provocata da un'arma da taglio e risale a prima della morte.
Quanto basta per tratteggiare l'ipotesi di un assassinio. In un primo momento, infatti, non si escludeva che la lesione potesse essere posteriore al decesso, magari provocato dall'urto in acqua con rifiuti galleggianti o con qualche imbarcazione. Ipotesi, questa, che avrebbe potuto far pensare anche al suicidio, ma che è stata scartata.
L’autopsia permetterà di avere elementi in più per far luce sulle cause della morte.
La donna, curata, di bell'aspetto, pelle chiara, aveva i capelli a caschetto di colore castano-rossiccio, molto probabilmente tinti: non risultano negli ultimi giorni in zona denunce di scomparsa di persone con una descrizione simile, per cui ora si sta cercando di risalire all'identità attraverso il confronto delle impronte digitali.
Sulle cause della morte della donna sembrano esserci pochi dubbi. In base all'esame esterno sul cadavere effettuato all'ospedale di Como su disposizione della Procura, la profonda ferita al collo, da parte a parte, è stata provocata da un'arma da taglio e risale a prima della morte.
Quanto basta per tratteggiare l'ipotesi di un assassinio. In un primo momento, infatti, non si escludeva che la lesione potesse essere posteriore al decesso, magari provocato dall'urto in acqua con rifiuti galleggianti o con qualche imbarcazione. Ipotesi, questa, che avrebbe potuto far pensare anche al suicidio, ma che è stata scartata.
L’autopsia permetterà di avere elementi in più per far luce sulle cause della morte.
La donna, curata, di bell'aspetto, pelle chiara, aveva i capelli a caschetto di colore castano-rossiccio, molto probabilmente tinti: non risultano negli ultimi giorni in zona denunce di scomparsa di persone con una descrizione simile, per cui ora si sta cercando di risalire all'identità attraverso il confronto delle impronte digitali.