Scomparsa Emanuela Orlandi: dopo 26 anni c'è un indagato

Cronaca
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Sergio Virtù, 49 anni, era l'autista del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis. E' accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. L'uomo, arrestato per altri reati, nega ogni coinvolgimento nella vicenda

C'è un nuovo indagato nell'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma il 22 giugno del 1983. Si tratta di Sergio Virtù, 49 anni, indicato da Sabrina Minardi, ex amante del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis, come l'autista di fiducia di Renatino.
L'uomo, che è stato ascoltato ieri sera dai magistrati titolari dell'inchiesta per oltre 2 ore e mezzo, è indagato per i reati di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.
Virtù è stato arrestato per altri reati e trasferito nel carcere di Regina Coeli. All'ex autista di De Pedis infatti, erano state inflitte in passato due condanne perché coinvolto in processi per reati di truffa che vedevano imputati i cosiddetti 'colletti bianchi'.
Pene infitte in giudizi di primo grado, non passate in giudicato e in attesa del processo d'appello.

La misura cautelare disposta ieri nei suoi confronti, in base a quanto si apprende da fonti giudiziarie, è stata emessa su richiesta della procura generale della Corte d'Appello di Roma perché "sussisteva pericolo di fuga".
Davanti al procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, e al sostituto Simona Maisto, titolari dell'inchiesta sulla scomparsa della ragazza, Virtù ha però negato ogni addebito sulla vicenda: ha negato, in particolare, di avere mai conosciuto ne' avuto rapporti di amicizia con De Pedis.

A tirare in ballo Virtù è stata, in primo luogo, Sabrina Minardi. Nel corso dei colloqui con i magistrati della procura di Roma, l'ex donna di Renatino ha definito Virtù come elemento non "organico" della banda che ha insanguinato la Capitale a cavallo degli anni '70 e '80.
Per la Minardi "Sergio" era molto legato a Renatino nel periodo tra il 1982 ed il 1983. Secondo quanto riferito ai pubblici ministeri dalla donna, Virtù sarebbe stato l'autista di fiducia di De Pedis, e in particolare, avrebbe avuto un ruolo operativo nel sequestro della ragazza.
L'ex amante del boss, nel corso dei suoi colloqui, ha raccontato di aver visto Emanuela nella zona del laghetto dell'Eur poche ore dopo il sequestro: con lei ci sarebbe stato anche Virtù. Nel suo racconto la Minardi sostiene, inoltre, di aver guidato un'auto con a fianco De Pedis mentre in un'altra automobile che seguiva c'erano Virtù ed Emanuela.
Le due auto, secondo quanto sostiene la donna, raggiunsero Torvajanica, centro del litorale romano, dove la figlia di un funzionario del Vaticano fu affidata a un'altra donna.

Nel suo racconto, la Minardi spiega inoltre che, dopo alcuni mesi, Emanuela venne consegnata a un sacerdote dopo essere stata prelevata dalla stessa Minardi in un bar nella zona del Gianicolo, dove la Orlandi, sostiene la ex di Renatino, giunse accompagnata da Virtù. A carico dell'ex autista ci sono anche alcune dichiarazioni di un'altra donna, definita dagli inquirenti una sua ex convivente, la quale avrebbe raccontato di aver avuto un ruolo nella sequestro della Orlandi e di avere anche ricevuto un compenso.

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