Sarebbe questo il movente dell'omicidio di Ciro Fontanarossa, ammazzato il 25 aprile del 2009 a Napoli. La vittima si era rifiutata di affiliarsi al clan. Tre persone sono finite in manette
Era stato ucciso con 7 colpi di pistola perché aveva rifiutato di affiliarsi al clan di Napoli che faceva capo a Ettore Bosti. Per l'omicidio di Ciro Fontanarossa, 17 anni, vittima di un agguato il 25 aprile 2009 nel quartiere Arenaccia a Napoli, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, Ettore Bosti, 30 anni e Vincenzo Capozzoli, 34 anni, ritenuti mandante ed esecutore materiale. In manette, per favoreggiamento aggravato, è finito anche Cristian Barbato, 22 anni, cugino della vittima e testimone del fatto di sangue. Quest'ultimo avrebbe favorito i responsabili sviando le indagini con dichiarazioni false.
Ettore Bosti è il figlio di Patrizio Bosti, capo dell'omonimo clan camorristico attivo nel centro storico di Napoli. Nel corso delle indagini i militari hanno scoperto che l'omicidio era stato deciso dopo il rifiuto della vittima di affiliarsi al clan.
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