Milano, dopo l’arresto Pennisi si dimette

Cronaca
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Si è dimesso dalla presidenza della commissione urbanistica del comune lombardo, il consigliere arrestato ieri per concussione. Il coordinatore Pdl Guidò Podestà: “probabilmente verrà espulso da partito”

Milko Pennisi, arrestato ieri per concussione in flagranza mentre intascava una mazzetta da un imprenditore, ha deciso di dimettersi dalla presidenza della commissione urbanistica del Comune di Milano. Ma resta, per ora, in carica come consigliere comunale del Pdl.

Intanto, i pm Grazia Pradella, Laura Pedio e Tiziana Siciliano, che coordinano l'inchiesta, stanno preparando la richiesta di convalida dell'arresto, dopo l'interrogatorio dell'indagato che si è tenuto nella serata di ieri. La richiesta verrà poi trasmessa all'ufficio gip e l'udienza di convalida potrebbe tenersi domani.
   
Nell'inchiesta è indagata anche la segretaria del politico, che avrebbe avuto colloqui con i rappresentanti della società immobiliare interessata allo sblocco della pratica edilizia per una palazzina in zona Bovisa e che ha poi denunciato la concussione.

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha confermato quanto già detto ieri dall'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli, cioè che l'arresto del consigliere comunale Milco Pennisi, per concussione, non dovrà incidere sul dibattito del piano di governo del territorio, il documento che sostituirà il piano regolatore.

 A chi ha chiesto al sindaco, a margine di un convegno su Expo, se l'arresto del presidente della Commissione urbanistica possa implicare uno stop, come peraltro già paventato dall'opposizione, Letizia Moratti ha risposto che "non ci sono i motivi, perché c'è un vicepresidente di Commissione, Pasquale Salvatore, che potrà continuare a portare avanti i lavori". Il sindaco di Milano ha inoltre precisato che il comunicato di ferma condanna sull'episodio che ha coinvolto Pennisi è stato condiviso da tutti i suoi assessori.

Il coordinatore lombardo del Pdl, Guido Podestà, non ha escluso che Pennisi possa essere sospeso dal partito: "Ne parlerò all'interno del partito, è possibile".

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