Appalti a La Maddalena, il premier: "Persecuzione infondata, sport nazionale colpire chi fa bene". Anche il magistrato Achille Toro indagato dalla procura di Firenze nell'ambito dell'inchiesta culminata nell'arresto di Angelo Balducci
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BERTOLASO, L'EROE DEI DUE MONDI: LA FOTOSTORY
G8 ALLA MADDALENA, UN'OCCASIONE PERSA: LE FOTO
Il capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso ha rimesso i propri incarichi nelle mani del presidente del Consiglio dopo essere stato raggiunto da un avviso di garanzia in seguito all'accusa per corruzione nell'ambito di un'inchiesta sui "Grandi eventi" tra cui il G8 alla Maddalena.
Dimissioni respinte da Silvio Berlusconi che, come dichiarato in serata nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa, ritiene quella ai danni del numero uno della Protezione civile è una "persecuzione infondata" (GUARDA IL VIDEO).
"C'è un gruppo di persone che si esercita nel perseguitare il primo contribuente italiano, l'operatore principe della Protezione civile", ha detto il presidente del Consiglio. "Mi sembra che ci sia lo sport nazionale di andare a deprimere chi fa il bene del Paese, che io mi sento di denunciare", ha aggiunto.
Il reato contestato a Bertolaso sarebbe corruzione. Nell'ambito dell'inchiesta, questa mattina sono state eseguite una ventina di perquisizioni, anche negli uffici romani della Protezione civile.
"Per non intralciare l'operato degli organi inquirenti ho immediatamente messo a disposizione del Presidente del Consiglio tutti i miei incarichi", aveva detto Bertolaso in una nota diffusa dal Dipartimento della Protezione civile, che conferma che stamattina al sottosegretario "è stato notificato un avviso di garanzia in merito alle indagini sui lavori per la realizzazione del G8 nell'isola de La Maddalena".
Nella nota, Bertolaso spiega di voler chiedere ai magistrati "di procedere al più presto al mio interrogatorio così da poter fornire tutte le informazioni in mio possesso. Abbiamo assicurato al personale della Polizia Giudiziaria pieno supporto, consegnando tutti i documenti in nostro possesso e ribadisco ancora una volta la più totale fiducia nell'operato della magistratura".
Lo scorso 2 febbraio proprio Guido Bertolaso aveva risposto alle critiche sullo spreco di soldi pubblici in occasione del G8 mancato alla Maddalena. Guarda il video.
Nell'ambito del filone di inchiesta sui "Grandi eventi" sono state arrestate quattro persone fra cui Angelo Balducci, attualmente presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero delle Infrastrutture.
Balducci è stato arrestato in qualità di pubblico ufficiale del Dipartimento sviluppo, competitività e turismo della presidenza del Consiglio dei ministri, riferiscono fonti investigative. La Protezione civile aveva nominato Balducci "soggetto attuatore" dei lavori per il G8 dello scorso anno alla Maddalena - poi spostato all'Aquila - e in seguito lo aveva sostituito.
In carcere, oltre a Balducci, sono finiti Diego Anemone, imprenditore romano di 39 anni; Mauro Della Giovanpaola, 44 anni, e Fabio De Santis, 47 anni, questi ultimi due dipendenti del Dipartimento di Sviluppo e Turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. De Santis è stato successivamente nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana. Per tutti l'accusa è corruzione continuata in concorso. L'ufficio stampa della Protezione civile ha precisato che nessuno di loro fa parte della Protezione civile.
Sulla gestione dei lavori alla Maddalena da parte di Angelo Balducci il settimanale l'Espresso dedicò nel 2008 un'ampia inchiesta (leggila qui), in seguito alla quale l'uomo, ora agli arresti, si vide costretto a scrivere una lettera a Guido Bertolaso per discolparsi da ogni accusa.
Tra gli indagati, una quarantina in tutto. c'è anche il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, coordinatore dei reati contro la pubblica amministrazione. Nel provvedimento dei magistrati fiorentini si farebbe riferimento a una informazione che un imprenditore avrebbe appreso dal figlio del magistrato, Camillo Toro. "Non ho violato nessun segreto. Mi difendero' nelle sedi opportune", si è difeso il procuratore aggiunto di Roma che ha anche chiesto di essere sollevato dal coordinamento dell'inchiesta romana sulla gestione degli appalti relativi ai cosiddetti "grandi eventi". La parte d'inchiesta riguardante il procuratore aggiunto è stata trasmessa per competenza alla procura di Perugia.
Il filone principale dell'inchiesta è condotto invece dalla Procura di Firenze e dai carabinieri del Ros fiorentino.
Tutto sarebbe partito da un'intercettazione telefonica disposta nell'ambito di un'altra indagine della Procura del capoluogo toscano, relativa alla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze, che ha coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti e due ex assessori della vecchia giunta comunale.
In quell'inchiesta il costruttore di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato insieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione. Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' intercettando lui che spunta il nome di Balducci che viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La bufera sulla Protezione civile arriva all'indomani del via libera dato dal Senato al decreto legge che trasforma il Dipartimento in una società per azioni, a capitale interamente pubblico e in capo alla Presidenza del Consiglio.
Appalti G8 la Maddalena, dalle dimissioni del numero uno della Protezione civile Guido Bertolaso all'inchiesta sugli appalti per il vertice in Sardegna poi spostato a L'Aquila.
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BERTOLASO, L'EROE DEI DUE MONDI: LA FOTOSTORY
G8 ALLA MADDALENA, UN'OCCASIONE PERSA: LE FOTO
Il capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso ha rimesso i propri incarichi nelle mani del presidente del Consiglio dopo essere stato raggiunto da un avviso di garanzia in seguito all'accusa per corruzione nell'ambito di un'inchiesta sui "Grandi eventi" tra cui il G8 alla Maddalena.
Dimissioni respinte da Silvio Berlusconi che, come dichiarato in serata nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa, ritiene quella ai danni del numero uno della Protezione civile è una "persecuzione infondata" (GUARDA IL VIDEO).
"C'è un gruppo di persone che si esercita nel perseguitare il primo contribuente italiano, l'operatore principe della Protezione civile", ha detto il presidente del Consiglio. "Mi sembra che ci sia lo sport nazionale di andare a deprimere chi fa il bene del Paese, che io mi sento di denunciare", ha aggiunto.
Il reato contestato a Bertolaso sarebbe corruzione. Nell'ambito dell'inchiesta, questa mattina sono state eseguite una ventina di perquisizioni, anche negli uffici romani della Protezione civile.
"Per non intralciare l'operato degli organi inquirenti ho immediatamente messo a disposizione del Presidente del Consiglio tutti i miei incarichi", aveva detto Bertolaso in una nota diffusa dal Dipartimento della Protezione civile, che conferma che stamattina al sottosegretario "è stato notificato un avviso di garanzia in merito alle indagini sui lavori per la realizzazione del G8 nell'isola de La Maddalena".
Nella nota, Bertolaso spiega di voler chiedere ai magistrati "di procedere al più presto al mio interrogatorio così da poter fornire tutte le informazioni in mio possesso. Abbiamo assicurato al personale della Polizia Giudiziaria pieno supporto, consegnando tutti i documenti in nostro possesso e ribadisco ancora una volta la più totale fiducia nell'operato della magistratura".
Lo scorso 2 febbraio proprio Guido Bertolaso aveva risposto alle critiche sullo spreco di soldi pubblici in occasione del G8 mancato alla Maddalena. Guarda il video.
Nell'ambito del filone di inchiesta sui "Grandi eventi" sono state arrestate quattro persone fra cui Angelo Balducci, attualmente presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici del Ministero delle Infrastrutture.
Balducci è stato arrestato in qualità di pubblico ufficiale del Dipartimento sviluppo, competitività e turismo della presidenza del Consiglio dei ministri, riferiscono fonti investigative. La Protezione civile aveva nominato Balducci "soggetto attuatore" dei lavori per il G8 dello scorso anno alla Maddalena - poi spostato all'Aquila - e in seguito lo aveva sostituito.
In carcere, oltre a Balducci, sono finiti Diego Anemone, imprenditore romano di 39 anni; Mauro Della Giovanpaola, 44 anni, e Fabio De Santis, 47 anni, questi ultimi due dipendenti del Dipartimento di Sviluppo e Turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. De Santis è stato successivamente nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana. Per tutti l'accusa è corruzione continuata in concorso. L'ufficio stampa della Protezione civile ha precisato che nessuno di loro fa parte della Protezione civile.
Sulla gestione dei lavori alla Maddalena da parte di Angelo Balducci il settimanale l'Espresso dedicò nel 2008 un'ampia inchiesta (leggila qui), in seguito alla quale l'uomo, ora agli arresti, si vide costretto a scrivere una lettera a Guido Bertolaso per discolparsi da ogni accusa.
Tra gli indagati, una quarantina in tutto. c'è anche il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, coordinatore dei reati contro la pubblica amministrazione. Nel provvedimento dei magistrati fiorentini si farebbe riferimento a una informazione che un imprenditore avrebbe appreso dal figlio del magistrato, Camillo Toro. "Non ho violato nessun segreto. Mi difendero' nelle sedi opportune", si è difeso il procuratore aggiunto di Roma che ha anche chiesto di essere sollevato dal coordinamento dell'inchiesta romana sulla gestione degli appalti relativi ai cosiddetti "grandi eventi". La parte d'inchiesta riguardante il procuratore aggiunto è stata trasmessa per competenza alla procura di Perugia.
Il filone principale dell'inchiesta è condotto invece dalla Procura di Firenze e dai carabinieri del Ros fiorentino.
Tutto sarebbe partito da un'intercettazione telefonica disposta nell'ambito di un'altra indagine della Procura del capoluogo toscano, relativa alla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze, che ha coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti e due ex assessori della vecchia giunta comunale.
In quell'inchiesta il costruttore di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato insieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione. Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' intercettando lui che spunta il nome di Balducci che viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La bufera sulla Protezione civile arriva all'indomani del via libera dato dal Senato al decreto legge che trasforma il Dipartimento in una società per azioni, a capitale interamente pubblico e in capo alla Presidenza del Consiglio.
Appalti G8 la Maddalena, dalle dimissioni del numero uno della Protezione civile Guido Bertolaso all'inchiesta sugli appalti per il vertice in Sardegna poi spostato a L'Aquila.
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