Sale la tensione nella cittadina calabrese teatro da due giorni di una guerriglia urbana. Alcuni extracomunitari sono stati colpiti alle gambe dai colpi di arma da fuoco, altri sono stati feriti a sprangate. Napolitano: fermare ogni violenza
E' un'altra giornata di guerriglia a Rosarno. L'ultimo bilancio degli incidenti, fornito poco fa dal prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, è di 37 feriti: 19 extracomunitari e 18 uomini delle forze dell'ordine.
Uno degli extracominitari feriti a colpi di spranga sulla statale 18 è in gravi condizioni, sottoposto ad intervento chirurgico e ricoverato ora, in codice rosso, in neurochirurgia a Reggio Calabria.
Grave anche un altro extracomunitario ferito a colpi di spranghe. In totale i migranti ricoverati in gravi condizioni sarebbero 6. Intanto il Prefetto ha confermato che gli ultimi feriti stasera a colpi di arma da fuoco caricati a pallini non destano preoccupazioni.
Sulla Statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, hanno tirato su una barricata all'altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell'ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la scorsa notte hanno dato vita alla rivolta scattata dopo il ferimento di due extracomunitari.
Difficilissime le condizioni di lavoro dei medici che hanno tentato di soccorrere i feriti negli scontri. Alcuni medici sarebbero stati pesantemente minacciati e alcune ambulanze sono state assaltate da alcuni cittadini di Rosarno per verificare se trasportavano extracomunitari feriti.
E intanto un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente" si sta dirigendo a Rosarno su disposizione del capo della Polizia Antonio Manganelli, sentito il ministro dell'Interno Roberto Maroni e d'intesa con il comandante Generale dell' Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli.
Insieme al contingente il vice questore vicario della Questura di Reggio Calabria, Salvatore La Porta.
Nel pomeriggio, poco prima del ferimento dei 4 immigrati, il prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta aveva lanciato un appello ai cittadini di Rosarno, al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato d'urgenza dopo i fatti della notte. "E' una situazione di emergenza - ha detto - che va gestita con calma, rasserenando il clima. Ci saranno delle decisioni da prendere e per farlo c'è bisogno che si allenti il clima di tensione". Varratta ha invitato dunque la popolazione "a ragionare, anche se capisco i loro disagi, per evitare che si possano assumere atteggiamenti sbagliati, che non aiutano alla risoluzione del problema".
E su Rosarno è intervenuto in serata anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Occorre "fermare senza indugio ogni violenza", ha detto il Capo dello Stato. Il Presidente - informa una nota dell'ufficio stampa del Quirinale - ha acquisito informazioni sui gravi episodi di Rosarno e segue con attenzione l'evolversi della situazione.
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Grave anche un altro extracomunitario ferito a colpi di spranghe. In totale i migranti ricoverati in gravi condizioni sarebbero 6. Intanto il Prefetto ha confermato che gli ultimi feriti stasera a colpi di arma da fuoco caricati a pallini non destano preoccupazioni.
Sulla Statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, hanno tirato su una barricata all'altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell'ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la scorsa notte hanno dato vita alla rivolta scattata dopo il ferimento di due extracomunitari.
Difficilissime le condizioni di lavoro dei medici che hanno tentato di soccorrere i feriti negli scontri. Alcuni medici sarebbero stati pesantemente minacciati e alcune ambulanze sono state assaltate da alcuni cittadini di Rosarno per verificare se trasportavano extracomunitari feriti.
E intanto un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente" si sta dirigendo a Rosarno su disposizione del capo della Polizia Antonio Manganelli, sentito il ministro dell'Interno Roberto Maroni e d'intesa con il comandante Generale dell' Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli.
Insieme al contingente il vice questore vicario della Questura di Reggio Calabria, Salvatore La Porta.
Nel pomeriggio, poco prima del ferimento dei 4 immigrati, il prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta aveva lanciato un appello ai cittadini di Rosarno, al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato d'urgenza dopo i fatti della notte. "E' una situazione di emergenza - ha detto - che va gestita con calma, rasserenando il clima. Ci saranno delle decisioni da prendere e per farlo c'è bisogno che si allenti il clima di tensione". Varratta ha invitato dunque la popolazione "a ragionare, anche se capisco i loro disagi, per evitare che si possano assumere atteggiamenti sbagliati, che non aiutano alla risoluzione del problema".
E su Rosarno è intervenuto in serata anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Occorre "fermare senza indugio ogni violenza", ha detto il Capo dello Stato. Il Presidente - informa una nota dell'ufficio stampa del Quirinale - ha acquisito informazioni sui gravi episodi di Rosarno e segue con attenzione l'evolversi della situazione.
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