E' giallo sul decesso del collaboratore di giustizia, affiliato al clan camorristico del Casertano. E' stato trovato impiccato nella sua cella, poche ore dopo l'arrivo all'istituto penitenziario di San Michele in Alessandria
Sarà l'autopsia a chiarire i dubbi sulla morte del pentito Ciro Ruffo, trovato impiccato nel carcere di San Michele in Alessandria. Arrestato a luglio insieme con altri sei presunti affiliati al clan dei Casalesi, Ruffo era accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione. Dopo l'arresto Ruffo aveva iniziato a collaborare. Aveva già terminato il memoriale dei pentiti e attendeva ora di confermare quanto scritto in una deposizione davanti ai giudici. Contesta con forza l'ipotesi del suicidio la moglie, rimasta vedova con due bambini di 11 e 7 anni.