E' stata trovata morta nella sua abitazione di via Due Ponti, zona nord di Roma. Un quartiere conosciuto per la presenza di mini appartamenti dove le trans offrivano le loro prestazioni
Brenda, la transessuale brasiliana di 32 anni coinvolta nella vicenda dell’ex governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo, è stata trovata morta nella sua abitazione di via Due Ponti a Roma nella mattinata del 20 novembre.
L'appartamento sarebbe composto da un unico locale, con un soppalco. E proprio sopra il soppalco, riversa in terra, sarebbe stata rinvenuta Brenda, seminuda. Nella piccola casa, invasa dal fumo, gli investigatori avrebbero trovato tutto in ordine.
Intanto, la Procura indaga per omicidio volontario.
La casa dove è morta Brenda non è quella dove riceveva i clienti. L'appartamento dove si volgevano gli incontri è quello di via Gradoli, sempre sulla Cassia. Un dedalo di strade dove tra via Ponti, via Gradoli e largo Sperlonga si concentra la presenza di trans.
23 ottobre. Si inizia a parlare di Brenda il 23 ottobre, quando scoppia lo scandalo relativo all’esistenza di un video che ritrarrebbe l’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo in atteggiamenti intimi con una trans. “E’ tutto falso, non esiste alcun video” dichiara Marrazzo.
Le indagini procedono e portano all’arresto di 4 carabinieri accusati di un presunto tentativo di estorsione ai danni dell’allora presidente della Regione: avrebbero chiesto 800 mila euro minacciando in caso contrario di pubblicare un video che lo ritrarrebbe in alcuni momenti intimi.
24 ottobre. “Non ho mai avuto rapporti con Marrazzo. Si è visto da queste parti, ma io non c'entro niente, non so niente". Sono queste le uniche dichiarazioni che Brenda ha rilasciato ai cronisti. "E' stato con Natalie - aveva aggiunto parlando della vicenda Marrazzo - l'ha detto anche lui".
24 ottobre, Piero Marrazzo si autosospende dall’incarico di Governatore della regione Lazio. E il 27 ottobre rassegna le dimissioni: “Basta, voglio chiudere, non avere più nessun contatto con la mia vita politica" sono le sue parole.
2 novembre. Marrazzo ammette gli incontri con Brenda. Nell'audizione del 2 novembre scorso, davanti al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e al pm Rodolfo Sabelli, l'ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo ha parlato di Brenda (da lui chiamata Blenda).
Dopo aver descritto la natura degli incontri con la trans Natalie che il 3 luglio scorso, presente lo stesso uomo politico, subì il blitz di due carabinieri “infedeli” nell'appartamento di via Gradoli, Marrazzo fece mettere a verbale: "Ho avuto incontri di questo tipo con un'altra persona, un certo Blenda, nome che ho letto sui giornali in questi giorni e che mi sembra di ricordare. Nell'occasione di un incontro con Blenda ricordo che e' passato anche un altro trans di cui non rammento il nome. Mi sembra che ho avuto solo due incontri con Blenda. Non sono a conoscenza di video o foto scattate da Blenda in occasione di questi incontri, ma il mio stato confusionale negli stessi dovuto all'assunzione occasionale della cocaina non mi mette nelle condizioni di saperlo. Né Blenda né Natalie – proseguì Marrazzo rispondendo ai magistrati - mi hanno mai chiesto del denaro o ricattato in relazione a foto o video che mi ritraevano".
2 novembre. Brenda viene ascoltata in Procura a Roma come testimone nell'ambito dell' inchiesta sul presunto ricatto ai danni dell'ex presidente della Regione Lazio. L'audizione del viado svolta di fronte al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli doveva chiarire tra l'altro, la questione dell'esistenza di un secondo video in cui apparirebbe Marrazzo e del quale hanno fatto cenno alcuni transessuali.
8 novembre. Brenda è coinvolta in una rissa dalla quale era uscita con ferite al volto. Viene fermata dai carabinieri in via Biroli, sulla via Cassia. I militari in quell'occasione dovettero difendersi perché la trans dà in escandescenza. In quell'occasione le viene anche rubato il cellulare.
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Intanto, la Procura indaga per omicidio volontario.
La casa dove è morta Brenda non è quella dove riceveva i clienti. L'appartamento dove si volgevano gli incontri è quello di via Gradoli, sempre sulla Cassia. Un dedalo di strade dove tra via Ponti, via Gradoli e largo Sperlonga si concentra la presenza di trans.
23 ottobre. Si inizia a parlare di Brenda il 23 ottobre, quando scoppia lo scandalo relativo all’esistenza di un video che ritrarrebbe l’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo in atteggiamenti intimi con una trans. “E’ tutto falso, non esiste alcun video” dichiara Marrazzo.
Le indagini procedono e portano all’arresto di 4 carabinieri accusati di un presunto tentativo di estorsione ai danni dell’allora presidente della Regione: avrebbero chiesto 800 mila euro minacciando in caso contrario di pubblicare un video che lo ritrarrebbe in alcuni momenti intimi.
24 ottobre. “Non ho mai avuto rapporti con Marrazzo. Si è visto da queste parti, ma io non c'entro niente, non so niente". Sono queste le uniche dichiarazioni che Brenda ha rilasciato ai cronisti. "E' stato con Natalie - aveva aggiunto parlando della vicenda Marrazzo - l'ha detto anche lui".
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Dopo aver descritto la natura degli incontri con la trans Natalie che il 3 luglio scorso, presente lo stesso uomo politico, subì il blitz di due carabinieri “infedeli” nell'appartamento di via Gradoli, Marrazzo fece mettere a verbale: "Ho avuto incontri di questo tipo con un'altra persona, un certo Blenda, nome che ho letto sui giornali in questi giorni e che mi sembra di ricordare. Nell'occasione di un incontro con Blenda ricordo che e' passato anche un altro trans di cui non rammento il nome. Mi sembra che ho avuto solo due incontri con Blenda. Non sono a conoscenza di video o foto scattate da Blenda in occasione di questi incontri, ma il mio stato confusionale negli stessi dovuto all'assunzione occasionale della cocaina non mi mette nelle condizioni di saperlo. Né Blenda né Natalie – proseguì Marrazzo rispondendo ai magistrati - mi hanno mai chiesto del denaro o ricattato in relazione a foto o video che mi ritraevano".
2 novembre. Brenda viene ascoltata in Procura a Roma come testimone nell'ambito dell' inchiesta sul presunto ricatto ai danni dell'ex presidente della Regione Lazio. L'audizione del viado svolta di fronte al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli doveva chiarire tra l'altro, la questione dell'esistenza di un secondo video in cui apparirebbe Marrazzo e del quale hanno fatto cenno alcuni transessuali.
8 novembre. Brenda è coinvolta in una rissa dalla quale era uscita con ferite al volto. Viene fermata dai carabinieri in via Biroli, sulla via Cassia. I militari in quell'occasione dovettero difendersi perché la trans dà in escandescenza. In quell'occasione le viene anche rubato il cellulare.
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