Massimo Ciancimino: Provenzano tradì Riina

Cronaca
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Il boss Bernardo Provenzano indicò ai carabinieri la zona esatta del nascondiglio in cui trascorse l'ultima parte della latitanza Totò Riina

"Il boss Bernardo Provenzano indicò ai carabinieri la zona esatta del nascondiglio in cui trascorse l'ultima parte della latitanza Totò Riina". E' l'ultima rivelazione di Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, che sta svelando ai magistrati i retroscena della trattativa tra mafia e Stato.

Secondo la ricostruzione fatta da Massimo Ciancimino agli inquirenti di Palermo, il padre Vito Ciancimimo avrebbe chiesto al figlio di fare due fotocopie delle mappe consegnate dal capitano del Ros Giuseppe De Donno. Una da conservare e un'altra da dare ad un uomo riconducibile al "geometra Lo Verde", cioè Bernardo Provenzano. Così, sempre secondo Ciancimino junior, le mappe sarebbero state restituite alla stessa persona da Provenzano con segnata la zona in cui poi è stato arrestato, il 15 gennaio del '93 il boss mafioso Salvatore Riina. Secondo Massimo Ciancimino l'indicazione di Bernardo Provenzano, alias geometra Lo Verde, avrebbe permesso al Ros di catturare il capomafia nel gennaio 1993.

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