Alcamo: 10 arresti contro clan, 2 donne a capo del racket

Cronaca
polizia

La squadra mobile di Trapani, nell’ambito dell’operazione Dioscuri, ha sgominato un clan legato alla mafia di Alcamo. Le accuse vanno dall'associazione mafiosa, estorsione, incendio, danneggiamento, detenzione illegale di armi ed esplosivi e ricettazione

La polizia di Trapani ha arrestato 10 persone responsabili dei reati di associazione mafiosa, estorsione plurima, incendio plurimo, danneggiamento, detenzione illegale di armi ed esplosivi, ricettazione, emesse nei confronti di altrettanti sodali o soggetti contigui al contigui al mandamento mafioso di Alcamo.

L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Maria Teresa Principato e dai pm della Dda Paolo Guido e Carlo Marzella, ha ricostruito gli assetti del mandamento di Alcamo, controllato dalla storica famiglia mafiosa dei Melodia, leata al boss latitante Matteo Messina Denaro. Tra gli arrestati, tutti di Alcamo, spiccano i nomi dei fratelli Nicolo' e Diego Melodia, pregiudicati mafiosi di 85 e 74 anni, ritenuti gli attuali reggenti della cosca, rispettivamente padre e zio di Antonino Melodia, capo indiscusso del mandamento alcamese per alcuni anni.

Ma anche due donne: Anna Maria Accurso, moglie del capo mandamento detenuto Antonino Melodia, e Anna Greco, figlia di uno degli arrestati. Secondo gli investigatori, la Accurso sarebbe stata impiegata per ricevere e conservare i soldi incassati dalle estorsioni. Anna Greco sarebbe stata incaricata di recapitare le lettere con le richieste di pizzo e riscuotere il denaro dalle vittime del racket.



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