Bienate di Magnago, rave nei boschi: 4 arresti e 255 denunce

Cronaca
Una foto scattata durante il rave che si è tenuto il 19 settembre a Cornaredo (Milano). Agenzia fotografica Massimo Sestini
rave_party_cornaredo_85

A quasi un mese dal Diskonnected free party di Cornaredo, la notizia di un'altra festa illegale organizzata sempre nel milanese. I carabinieri hanno interrotto il rave, scoperto su una pagina di MySpace

La musica techno era talmente alta e i ragazzi erano così pieni di alcol e droga che, quando i carabinieri hanno iniziato a perquisire i camper posteggiati e a controllare alcuni ragazzi, gli oltre 500 giovani tra i 20 e i 25 anni che si erano ritrovati a un rave illegale in un'area boschiva demaniale della frazione Bienate di Magnago (Milano) hanno continuato a ballare e a sballarsi senza accorgersi di nulla.

Così i militari della Compagnia di Legnano, entrati in azione intorno alle 4 di domenica 4 ottobre, hanno avuto la possibilità di documentare la situazione e arrivare ad arrestare in flagranza quattro spacciatori (due italiani e due di origine marocchina, tutti con precedenti specifici), e denunciare ben 255 giovani, tra cui una trentina di stranieri, per disturbo della quiete pubblica e invasione di terreni o edifici.

L'operazione ha coinvolto una trentina di militari: dopo aver bloccato tutte le vie di accesso e di fuga, alcuni carabinieri in borghese si sono infiltrati nella bolgia secondo un dispositivo definito per contrastare questo genere di manifestazioni e che, meno di un mese fa, aveva portato a denunciare 125 giovani che si erano ritrovati per un altro party a base di techno in un'area dismessa di Cornaredo (al quale abbiamo partecipato anche noi di SKY.it per raccontare con testi e foto cosa accade durante i rave party), sempre in provincia di Milano.

Tra i 255 denunciati ci sono anche i tre organizzatori-dj del party illegale, un 30enne modenese e due muratori di Parabiago (Milano) già denunciati in passato per gli stessi reati, che erano stati fermati una settimana fa del rave nello stesso bosco dove si erano evidentemente recati per un sopralluogo.

I carabinieri hanno ricostruito che i partecipanti, tra cui molti giovani stranieri provenienti da Germania, Croazia, Svizzera e Belgio, hanno saputo il luogo e l'ora del rave alle 23 di sabato 3 ottobre quando su una pagina protetta da password di un blog su "MySpace", gli organizzatori hanno rivelato i dettagli dell'iniziativa, intitolata "Fuck de niu scuul".
A questo punto, già allertati dell'iniziativa grazie al tam tam su Internet e via sms, i giovani su auto, camper e furgoni carichi di sacchi a pelo e tende si sono diretti nel bosco del milanese dove hanno trovato ad aspettarli gigantesche casse acustiche alimentate da generatori portatili che trasmettevano musica a tutto volume e i pusher pronti a vendergli qualsiasi sostanza. In particolare i militari hanno sequestrato soprattutto dosi e pasticche di ecstasy, ketamina, speed, marijuana e cocaina, oltre a circa 1.800 euro ritenuti provento dello spaccio.

Commenta nel forum

Leggi anche:
RAVE Siamo entrati nella fabbrica dello sballo
Da Internet al rave: ecco come trovare un Teknival
Rave, le email a SKY.it: "Non siamo tutti tossici"
Il tekalogo dei raver
Rave, l'Arma: a Cornaredo blitz troppo rischioso
Dopo Cornaredo un'altra notte da sballo nel milanese

Guarda le fotogallery:
Rave a Cornaredo, una notte tra droga e techno
Rave, ballando nella polvere si fa giorno
Dal primo volantino al numero di infoline. I flyer

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]