Le prime dosi serviranno per la vaccinazione degli operatori sanitari, poi si procederà con le altre categorie a rischio. Ill viceministro per la Salute Ferruccio Fazio invita a non cedere ad alcun allarmismo
Il vaccino è arrivato. Dopo mesi di paure e ricerche è iniziata in Italia la distribuzione dell'antidoto contro il virus H1N1. I primi stock andranno agli operatori sanitari. Poi sarà la volta delle categorie a rischio come malati cronici, donne incinte e bambini oltre i 6 mesi. In tutto lo Stato ha speso 400mln di euro per garantire la vaccinazione a 24 milioni di persone. Numeri importanti che, però, continua a precisare il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio non devono allarmare. L'influenza A, infatti, sembra per il momento meno grave del previsto. Non a caso i rappresentanti per la salute dei 27 stati membri dell'Unione Europea riuniti ieri a Lussemburgo per un consiglio straordinario sulla pandemia hanno stabilito tra loro un principio solidaristico prevedendo la possibilità per uno Stato membro di accedere qualora ci fosse la necessità alle scorte degli altri paesi. Inoltre una serie di governi tra cui l'Italia ha già promesso la distribuzione delle dosi in eccesso ai paesi in via di sviluppo. Intanto si continua a monitorare la situazione dei pochi casi accertati come il quindicenne ricoverato a Firenze in terapia intensiva che resta per il momento stazionario.