A più di due anni dal delitto, rischia di azzerarsi l'inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi. Ecco le tappe principali della vicenda a partire dal giorno dell'omicidio il 13 agosto 2007
E' il primo pomeriggio del 13 agosto 2007. Chiara Poggi, laureata in Economia, viene trovata morta dal fidanzato Alberto Stasi, 24enne, laureando alla Bocconi. Il cadavere è riverso a terra sulle scale della cantina. La ragazza è sola nella sua casa di Garlasco: i genitori sono in vacanza in Trentino. Sin da subito si ipotizza che la vittima conoscesse il suo assassino: la porta non presenta segni di scasso e viene giudicata improbabile una rapina finita in tragedia: dalla villetta non manca nulla. Alberto - il giorno stesso- viene ascoltato per dodici ore nella caserma di vigevano come persona informata dei fatti. 14 agosto 2007. Si ascoltano anche parenti, amici e vicini di casa. Una signora riferisce di una misteriosa bicicletta nera vista davanti all'abitazione della ragazza la mattina del delitto. Ma è sul ragazzo che si concentrano sin da subito i sospetti. Molti i particolari che non convinvono: le scarpe sono troppe pulite per essere state sull'insanguinatissima scena del delitto. Se è vero che mentre Chiara veniva uccisa lui era in casa a preparare la tesi di laurea, il computer avrà salvato ogni bozza. Non a caso scarpe e computer saranno gli elementi chiave del processo. Il 18 agosto in una Garlasco a lutto si svolgono i funerali di Chiara: accanto ai genitori c'è anche Alberto. 20 agosto 2007. Due giorni dopo viene raggiunto da un avviso di garanzia. Un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per poter effettuare analisi irripetibili. 24 settembre 2007. Trascorre un mese e il pm Rosa Muscio decide il fermo di Alberto. Sui pedali di una bici sono state trovate tracce di Dna compatibile con quello di Chiara: per i Ris è sangue della ragazza. 28ettembre 2007. Dopo quattro giorni di carcere il gip rimette in libertà Stasi: non ci sono prove sufficienti per giustificare un arresto. 5 novembre 2007. Novembre l'autopsia chiarisce che Chiara è stata uccisa tra le le 11 e le 11.30, con un oggetto appuntito. Tra i 10-15 colpi inferti, l'ultimo, alla nuca, è stato mortale. Passa un anno, e il 3 novembre 2008, il pm chiede il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per l'omicidio della fidanzata. 9 aprile 2009. Nell'aprile scorso al tribunale di Vigevano comincia il processo con rito abbreviato. Il pm Rosa Muscio chiede la condanna di Stasi a 30 anni. Per la difesa il ragazzo è innocente e va assolto. Il 30 aprile è attesa la sentenza. Invece il gup Stefano Vitelli dispone una nuova superperizia medico-legale ed altri accertamenti.