Due persone in manette nel Nolano e nell'Avellinese per il cosiddetto racket del caro-estinto. Per avere il controllo sulle attività di pompe funebri avrebbero cercato, con minacce, violenze e bombe di eliminare la concorrenza
Imponevano la loro strategia del terrore per fare piazza pulita dei concorrenti nel florido mercato delle onoranze funebri. Federico Graziano, 34enne di Taurano, titolare dell'omonima ditta di onoranze funebri, ed il suo dipendente, il 34enne Salvatore Caleindo, sono stati sottoposti a fermo perché avrebbero cercato, con minacce, violenze e bombe, di eliminare la concorrenza. Avevano preso di mira le agenzia del Nolano.