Serra Yilmaz, doverosi e necessari i film sui femminicidi

Sardegna
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Musa di Ozpetek e Lorenzo Balducci a Cagliari per opera di Coda

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di Maria Grazia Marilotti

Uno sguardo d'autore su femminicidio e violenza contro le donne tra note di cronaca, rievocazioni e un omaggio a celebri artiste del passato. Proseguono a Cagliari le riprese del nuovo film di Giovanni Coda, "La sposa nel vento". Nel cast spiccano i nomi di Serra Yilmaz, amata interprete dei film di Ferzan Ozpetek, e dell'attore romano Lorenzo Balducci, voci narranti per lo più fuori campo. "C'è più che mai bisogno di film che affrontino il dramma dei femminicidi, perché non sono affatto diminuiti, al contrario, sono più numerosi di una volta", afferma in un colloquio con ANSA l'attrice turca, tra i protagonisti della serie tv tratta dal film cult "Le fate ignoranti". Attrice di teatro e cinema, da sempre impegnata nel campo dei diritti civili, si rivolge idealmente ai genitori ribaltando gli stereotipi culturali: "Non dire a tua figlia di vestirsi in maniera meno provocante, di' piuttosto a tuo figlio di comportarsi bene, da galantuomo, di avere una relazione paritaria, perché quando non c'è consenso c'è violenza", spiega. Giovanni Coda crea differenti piani narrativi, accosta la ricerca documentaria a una dimensione simbolica, le testimonianze delle vittime alle vite straordinarie ed esemplari di alcune icone della cultura del '900. Un racconto per immagini, "un docufilm neosperimentale" - lo definisce il regista - in cui le diverse arti si intrecciano, con una cifra personale e potentemente evocativa. Il film è un drammatico itinerario nella memoria. Un'opera in otto episodi per un racconto a più voci, lucido e feroce, visionario e poetico, nello stile di Coda. Prodotto da Movie Factory Roma, è l' ultimo capitolo della trilogia cinematografica firmata dal regista cagliaritano sulla violenza di genere. Arriva dopo i pluripremiati "Il Rosa Nudo", sulla persecuzione nazista contro gli omosessuali e "Bullied To Death", sul cyberbullismo omofobo. L'uscita di "La sposa nel vento" è in programma il prossimo novembre. Documentazione, rievocazione storica e allegoria si intrecciano in questa trama in cui spiccano le figure di grandi donne come Tina Modotti, Gerda Taro, Diane Arbus, Francesca Woodman, Frida Kahlo. Coda parte da Orgosolo, in Barbagia, per ricordare la vicenda di Antonia Mesina, la giovane uccisa perché si opponeva a un tentativo di violenza sessuale e beatificata nel 1987 da Giovanni Paolo II. Lorenzo Balducci, impegnato anche nel tour italiano della stand up comedy "Allegro, non troppo", ha raggiunto la troupe a Cagliari, uno dei set del film di Coda oltre a Ulassai, Ingurtosu, e il paese fantasma di Gairo Vecchio. "Il film di Giovanni Coda propone uno sguardo crudo e onesto sul femminicidio, una tema attualissimo che mi sta molto a cuore", sottolinea l' attore che rievoca un episodio legato ai suoi anni universitari. "Una mia amica subì un tentativo di violenza nell'androne del suo palazzo - ricorda - fu uno shock. Oltre alla violenza c'è tutto un carico emotivo che una donna si porta appresso difficile da risanare. Per questo non sono mai troppe le iniziative, i film, gli spettacoli, gli incontri, con al centro il tema della violenza di genere. Una vera e propria piaga sociale che si fa ancora fatica a debellare. Per tanti passi avanti se ne fanno altrettanti indietro". "La sposa nel vento" si ispira a tante storie di donne di culture e origini diverse, tra denuncia e speranza.

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