Nel 2020 il 62% delle imprese ha puntato su nuove tecnologie

Sardegna

Confartigianato, transizione digitale è opportunità unica

(ANSA) - CAGLIARI, 11 MAG - Nel 2020 sei imprese sarde su 10 hanno investito nel miglioramento e nella trasformazione digitale per contrastare gli effetti della pandemia.
    Nel 2019, le attività produttive che avevano puntato sulle nuove tecnologie erano state il 48,6%, mentre nel 2020, con un balzo in avanti del 13,6%, sono state il 62,2%, risultato che consente alla Sardegna di primeggiare nella classifica delle regioni e di colmare una parte del gap digitale di cui soffriva rispetto alla media nazionale.
    Infatti, l'utilizzo delle nuove tecnologie limita le differenze tra piccole e medio-grandi aziende, contribuisce a sostenere la governance delle imprese manifatturiere a conduzione familiare, agevola il recupero delle aziende dei servizi, più tartassate dal Covid. Le notizie positive arrivano dal dossier dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato e rielaborato i dati Istat sulla trasformazione digitale delle imprese isolane tra il 2019 e il 2020.
    "La pandemia da Covid-19, e le relative restrizioni applicate alle attività produttive, hanno dimostrato quanto sia importante che le imprese intensifichino gli investimenti nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione digitale, per restare competitive anche in periodi di eccezionale crisi ed emergenza, come quello che stiamo attraversando - commentano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna - dobbiamo anche ricordarci come il Next Generation EU indirizzerà ben il 21% dei 209 miliardi destinati all'Italia in investimenti per la transizione digitale".
    Dall'analisi di Confartigianato emerge come la crisi sanitaria nella nostra regione abbia portato a un intenso utilizzo delle tecnologie digitali, soprattutto tra le mpi. Tra queste in primis si è potuta osservare una significativa diversificazione dei canali di vendita e l'intensificazione dell'uso della strumentazione digitale. In relazione alla comunicazione interna all'impresa, l'utilizzo di applicazioni di messaggistica e di video-conferenza è addirittura triplicato: dal 10,6% di micro e piccole imprese nella fase pre-Covid si è arrivati al 30,7%. Si è fortemente intensificata anche la comunicazione con la clientela attraverso i social media: già presente nel 21,9% delle micro e piccole imprese (3-49 addetti), è stata introdotta, migliorata o ne è prevista l'implementazione il prossimo anno da un ulteriore 17%, portando al 38,9% la quota di imprese attive su questo canale. (ANSA).
   

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