Piano "salvaturismo", accordo Regione-Federbalneari

Sardegna

Una fila di ombrelloni in più e 'stretta' ai comuni riottosi

Dare la possibilità ai titolari di concessioni balneari di aggiungere nella propria area una fila di ombrelloni, ritirare le deleghe sul demanio ai Comuni che non si adeguano alle leggi nazionali e regionali, tutelare le coste e le attività che lavorano sulle aree "Patrimonio dello Stato e di interesse comunitario". Sono i tre punti su cui fonda l'accordo siglato da Regione e Federbalneari per salvare il turismo dalla crisi post Covid-19.

Rispetto all'aumento di ombrelloni, l'intesa prevede che non si occupino tratti di spiaggia libera, ma che gli operatori nel proprio spazio possano cessare di avere a che fare con le lungaggini della burocrazia di vari enti. Anche sullo stop ai Comuni che non stanno alle leggi nazionali e regionali, Federbalneari e Regione si impegnano per una immediata delibera a tutela del bene demaniale. Quanto alla tutela delle aree di Patrimonio dello Stato e interesse comunitario, ok alla proroga delle attività che ci lavorano.

Federbalneari, promotrice del piano concordato con l'assessore degli Enti locali Quirico Sanna, si dice soddisfatta. "Era importante e ci siamo presi tutto il tempo necessario per confrontarci con l'assessore e con gli uffici - spiega il segretario regionale Claudio Maurelli - La Sardegna ha tenuto duro durante il lockdown, ma settori come il turismo hanno avuto enormi ricadute in termini di mancate entrate". A suo dire, la situazione è aggravata da "singoli e ormai isolati enti locali che continuano a ragionare in termini ordinari, come se tutto fosse normale, peggiorando lo stato di operatori e famiglie il cui reddito è legato al turismo".

La sigla dell'accordo diventa per Federbalneari l'occasione per l'ennesima edizione della polemica col Comune di Olbia. "È notizia di qualche giorno fa - ricorda Maurelli - che l'amministrazione olbiese ha aumentato i costi dei parcheggi in diverse spiagge, danneggiando il turismo dei residenti che per una giornata di sole pagano sino a 15 euro". Al contrario l'idea dei balneari è che si integri il nuovo patto "salvaturismo" con la previsione di parcheggi per l'accesso ai litorali gratuiti per i residenti, specie se gestiti dai Comuni.
   

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